Pane e Nutella distribuiti in piazza: così, nel segno dell'ironia, parte delle Sardine calabresi accoglieranno il leader della Lega Matteo Salvini domani pomeriggio a Reggio Calabria, terza tappa del suo tour nella regione. Nessuna iniziativa, invece, è in programma a Catanzaro e Vibo Valentia.

 

«Ci abbiamo pensato - spiega Jasmine Cristallo, referente calabrese delle Sardine - e abbiamo decretato che le contestazioni le abbiamo fatte quando era ministro. Adesso è all'opposizione e abbiamo pensato di dare spazio ai contenuti e di commemorare domani un fatto che a Catanzaro è fortemente sentito come la strage di piazza Fontana».

A Catanzaro, infatti, si celebrò, per legittima suspicione, il primo processo ai presunti autori della strage. «Salvini - ricorda Jasmine Cristallo - è stato fortemente contrastato quando era ministro a Catanzaro, con gli striscioni partiti da qui e di cui sono l'autrice, a Cosenza, a Soverato. Domani sera ci ritroviamo dunque alle 19 per commemorare i morti di piazza Fontana e tutto quello che ha a che fare con i valori della Costituzione e dell'antifascismo. Abbiamo scelto un luogo simbolico, piazza Falcone e Borsellino, davanti al vecchio Tribunale per cantare Bella Ciao, una canzone che molti non capiscono e associano non si sa a cosa e invece è un inno di libertà e appartiene alla nostra storia così come appartiene alla nostra storia la resistenza e la Costituzione che nasce dalla resistenza».

 

Jasmine racconta anche di un'iniziativa intrapresa da «molti ragazzi calabresi che stanno in giro per l'Italia o nel Mondo che ci mandano foto di quando vanno a riempire le piazze dei posti dove sono dovuti emigrare. Questa è la storia di questa terra, e penso che ci nascerà un'iniziativa, e il fatto che manchi una fetta di generazione non lo raccontiamo noi ma gli ultimi rapporti che parlano di una terra spopolata, che perde giovani cervelli e ci condanna alla desertificazione. Questo è il contesto in cui ci muoviamo ed è molto difficile». E difficile è anche la situazione in vista delle prossime regionali. «E' difficile - afferma la referente delle Sardine calabresi - potersi muoversi in questo contesto perché non è stato fatto uno sforzo di coalizione e quindi non si può pretendere che si debba parteggiare per l'uno o per l'altro perché le Sardine sono apartitiche ed in questo contesto bisognerebbe prendere le parti di uno o dell'altro non essendoci una coalizione. Dico di votare perché è un dovere prima che un diritto ma non farò compagna elettorale».

 

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