Il consigliere comunale di Cosenza Granata condanna l'immagine: «Messaggi di odio e violenza». Preannunciata un'azione legale
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Dopo il manifesto carnascialesco di Leo Battaglia e quello sulla donna della sezione di Crotone, che hanno visto finire la Lega nell’occhio del ciclone, adesso tocca ai salviniani lamentare il distorto utilizzo della figura del Ministro degli Interni, inserito in una locandina allestita dal Centro Sociale Rialzo e da Auditorium Popolare di Cosenza, per promuovere una serata di musica tekno. Il vicepresidente del Consiglio compare in una caricatura, appeso per i piedi a testa in giù.
La protesta di Granata
L’immagine ha mandato su tutte le furie il consigliere comunale leghista di Palazzo dei Bruzi Vincenzo Granata il quale, in una nota, stigmatizza l’iniziativa, esprimendo «una ferma condanna per la violenza del manifesto. Ritengo che tutte le forze politiche della città – aggiunge - devono essere unite contro questi messaggi di odio e di violenza. Nessuno riuscirà a fermare il cambiamento del nostro territorio che stiamo già attuando con le pratiche di buon governo. Nei prossimi giorni sarà presentato un esposto alle autorità competenti per adottare i relativi provvedimenti consequenziali. Se qualcuno pensa di intimorire la Lega si sbaglia di grosso, perché la sua classe dirigente è determinata ad andare avanti senza alcun timore».