Bagno di folla catanzarese per Matteo Salvini. Nella sala riunioni del centro commerciale Le Fornaci il vicepremier e leader della Lega ha salutato la candidatura europea di Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale in carica. Salvini è stato accompagnato dal sottosegretario di Stato al Lavoro e Politiche sociali Claudio Durigon e dal deputato pugliese Rosario Sasso, coordinatore del Carroccio in regione, designato al momento ad "affiancare" il commissario Giacomo Saccomanno (presente anche lui sebbene defilato).

Conflitto Russia-Ucraina

Fra i passaggi che il senatore lombardo ha riservato ai temi caldi del momento parlando prima con i giornalisti poi dal palchetto alla platea c'è quello della guerra. «In Europa andiamo per decidere di stare dalla parte della pace - ha detto con i tempi teatrali giusti Salvini - e chi a Catanzaro come a Milano crede di non andare a votare perché tanto l'Europa è distante e non gli interessa commette un errore grossissimo. Sento discorsi pericolosi in giro, premier e personalità istituzionali pronti a concedere all'Ucraina il permesso di utilizzare armi nel territorio russo. Guardate - ha detto il ministro alle Infrastrutture - che se un solo proiettile italiano ferisce o uccide qualcuno oltre i confini difensivi ucraini ci porta la terza guerra mondiale qui da noi. E stavolta parliamo di armi nucleari. Ed io - ha continuato - che mi batto per costruire il Ponte sullo Stretto, nuove strade in Calabria, altre grandi strutture in tutta Italia ai miei figli lascio la guerra, la distruzione? L'Italia non concederà mai questa opzione perché De Gasperi e gli altri padri pensarono alla costituzione dell'Europa per garantire a tutti la pace».

Occasione unica

E poi, dopo aver condensato i meriti del candidato di casa, Mancuso, Salvini non ha esitato ad "aizzare" la platea di militanti e simpatizzanti: «Vi invito tutti a fare opera di contagio politico a casa, sul posto di lavoro, sabato alla raccolta del sangue ed anche domenica in parrocchia - ha detto il leader del Carroccio - per la prima volta in Europa abbiamo la possibilità di creare una maggioranza di centro-destra, senza comunisti e socialisti a rompere le palle!». Prima di rimettersi in auto alla volta prima di Villa San Giovanni e poi di un altro appuntamento elettorale a Messina Salvini ha quindi riservato il resto del tempo alla firma ed al selfie di rito per gli acquirenti del suo libro "Controvento. L'Italia che non si arrende", chiudendo con la battuta calcistica di «un prezzo quintuplicato per gli interisti mentre sarà gratuito per i milanisti, tanto paga Mancuso!».