Fase finale della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europee. Lorenzo Cesa, europarlamentare uscente e segretario nazionale dell’Udc, torna per la seconda volta a Reggio Calabria accolto da Francesco Cannizzaro nella sede provinciale di Forza Italia.

Un luogo simbolico scelto per suggellare una volta di più l’accordo raggiunto tra gli azzurri e lo scudo crociato in vista delle prossime elezioni europee. Al tavolo dei relatori anche il candidato azzurro Giuseppe Pedà, il senatore Marco Siclari e il big Udc Luigi Fedele. In platea i maggiori esponenti di entrambi i partiti impegnati sul territorio nella raccolta del consenso.

Il voto europeo infatti servirà a dettare i nuovi equilibri tra i partiti e sarà il punto di partenza per la corsa che porterà al rinnovo dell’amministrazione regionale calabrese e di quella del Comune di Reggio Calabria.

Udc e Fi dovrebbero trovarsi dalla stessa parte della barricata anche in futuro con la speranza che la coalizione di centrodestra ritrovi gli equilibri tradizionali.

 

Il tavolo di coalizione dopo le europee servirà per le scelte delle candidature che ancora non sono definite, nonostante le dichiarazioni di facciata. Giuseppe Pedà, ad esempio, ha spiegato come il suo impegno sul territorio sia volto ad «aumentare la rappresentanza della Calabria a Bruxelles». «Un elemento che insieme alla vittoria certa di Mario Occhiuto alle regionali potrà determinare l’aumento della spesa dei fondi comunitari da concentrare sull’agroalimentare e sulle strutture ricettive».

Le ultime grane giudiziarie che hanno colpito Occhiuto, secondo Pedà, non avranno esito sulla decisione finale. Sulla linea garantista si è posto anche Lorenzo Cesa che, però, contrariamente alla sua ultima visita stavolta ha rinviato tutto al dopo elezioni europee «troveremo la migliore soluzione per far vincere il centrodestra».

I partiti, però, sono in fibrillazione. La realtà è che gli ultimi eventi hanno rimescolato le carte e nulla può darsi per scontato in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Intanto bisognerà vedere che impatto avrà sul governo nazionale il voto europeo e se l’alleanza tra M5S e Lega proseguirà. Poi si dovrà misurare la tenuta di Forza Italia e il suo peso all’interno della coalizione di centrodestra per capire a quale delle forze politiche spetterà il candidato governatore. Una partita che si incrocia anche con le comunali a Reggio.

Tutti argomenti di cui si è discusso anche a conferenza stampa finita quando i big Udc insieme a qualche esponente di Fi e al senatore Marco Siclari si sono radunati sulla terrazza dell’Hotel Excelsior per un aperitivo informale. Un modo per chiamare all’ultimo sforzo gli elettori, ma anche per fare il punto della situazione.

Dietro le dichiarazioni di facciata, infatti, è ormai chiaro per molti che la strada di Mario Occhiuto si è fatta in salita e che servirà, con tutta probabilità, un candidato di superamento. Il quale potrebbe essere Sergio Abramo se dovesse essere davvero Fi a indicarlo, ma che potrebbe invece non avere un’appartenenza politica spiccata per evitare contrasti tra gli alleati. E il nome di Bernardo Misaggi è uno dei più gettonati durante le ultime giornate.

Riccardo Tripepi