“Invitiamo ancora una volta, gli organi istituzionali di giunta e Consiglio della Regione Calabria al confronto sul ruolo unico, un tema che riguarda tutto il personale dell'amministrazione regionale”. È quanto afferma il segretario generale della Cisl-Fp della Calabria, Antonio Bevacqua. “La Cisl Funzione pubblica Calabria – prosegue l'esponente sindacale – all'indomani dell'approvazione della legge regionale numero 3 del 2015, aveva attenzionato la stessa alla presidenza del Consiglio dei ministri e al ministro degli Affari regionali, segnalandone la presunta parziale illegittimità costituzionale per contrasto con gli articoli 23, 49 e 50 dello Statuto regionale e con gli articoli 117, primo comma, 121, secondo comma e 123, primo comma della Costituzione. Proprio in considerazione della palese gravità delle violazioni dei citati precetti costituzionali, la Cisl-Fp Calabria aveva chiesto alla presidenza del Consiglio dei ministri e al ministro degli Affari regionali, l'attivazione delle procedure di competenza finalizzate all'impugnativa governativa, stante le possibili imminenti ricadute in sede di attuazione della legge regionale, in termini di pregiudizio per l'autonomia funzionale, organizzativa e contabile dell'organo legislativo calabrese. Ebbene, il Consiglio dei ministri, con una nota inviata alla presidenza del consiglio regionale nell'ambito della collaborazione inter istituzionale, ha anticipato eventuali valutazioni sulla legge regionale numero 3 proprio con riguardo alla parte relativa al "ruolo unico", lasciando intendere che in seno alla riunione del 10 marzo, dedicata all'esame delle leggi regionali, ne avrebbe deliberato l'impugnativa per violazione dello Statuto regionale e per contrasto con la Costituzione”.


“Il consiglio regionale – aggiunge Bevacqua – nella seduta del 9 marzo, proprio al fine di scongiurare l'impugnativa di questa norma che avrebbe potuto compromettere l'intera legge, anche per la parte non contestata e relativa al dimezzamento degli emolumenti ai manager degli enti strumentali e delle società partecipate, ha ritenuto opportuno abrogare la parte relativa al "ruolo unico" presentando direttamente in aula una proposta di legge di modifica alla legge regionale numero 3/2015 volta ad abrogare i commi 1, 2 e 3 dell'articolo 1. Poiché, secondo quanto si legge nel resoconto di seduta, Oliverio riferisce che ritiene indispensabile adeguare lo Statuto della Regione, e che "il "ruolo unico" sarà riproposto attraverso una preliminare modifica all'articolo 23 dello Statuto", la Cisl Fp Calabria – conclude il segretario – chiede sin da ora un giusto preventivo confronto, con i presidenti di giunta e Consiglio della Regione Calabria, su un tema che azzerando la distinzione dei ruoli del personale di giunta e Consiglio farebbe venire meno, sul piano organizzativo, la garanzia di autonomia dell'assemblea rappresentativa rispetto all'esecutivo regionale”.