VIDEO | Nella conferenza stampa di fine mandato raccolte in un documento di 13 punti le attività svolte nei diversi campi amministrativi
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Lascia un “tesoretto” di 15milioni di euro, la commissione straordinaria che guiderà Rosarno fino alle elezioni del 22 e 23 ottobre. È quanto comunicato nella conferenza stampa convocata dalla Terna, che in tal modo ha raccolto in un documento contenente 13 punti le questioni principali affrontate e le attività svolte. Un lavoro durato 2 anni, sul cui esisto finale però i tre candidati a sindaco non hanno voluto confrontarsi personalmente con i commissari – così ha dichiarato Antonio Giannelli rispondendo ad una domanda specifica – che ha portato nelle casse del Comune fondi che per ora hanno evitato il dissesto finanziario.
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«La situazione è meno drammatica di quella che abbiamo trovato al nostro insediamento», ha dichiarato Emilio Buda. Sono stati accorciati di molto i tempi dei pagamenti, e qui i commissari hanno voluto ringraziare quei rosarnesi che si sono dimostrati sensibili al contrasto all’evasione dei tributi. «Siamo passati da percentuuali vicine allo zero a 19% - ha spiegato Giannelli – mentre è sotto gli occhi che abbiamno liberato le strade dai cumuli di rifiuti, tentando per ben tre volte di far partire la raccolta differenziata». Quella de bandi andati deserti, e riproposti, sono una patologia che riguarda anche la gestione del Villaggio della solidarietà – la foresteria finanziata dallo Stato e mai entrata in funzione – opera finita, ma nessuna associazione è pronta ad occuparsene.
Importante il lavoro svolto rispetto ai beni confiscati, che ora sono stati inseriti in un elenco più aggiornato e godono di un regolamento per la loro assegnazione. «Rispetto agli effetti della frana di via Pitagora – ha detto Roberta Mancuso – abbiamo agito nel quadro di un forte dialogo con la popolazione, instaurando quelle relazioni istituzionali che ci hanno consentito di coinvolgere la Regione per mettere in sicurezza l’area». Si è appreso inoltre che il Gup ha disposto il rinvio a giudizio del proprietario dell’immobile di 4 piani, di cui due abiti, che potrebbe essere la causa dello smottamento.