VIDEO | Dal palco allestito a Gizzeria, il nuovo governatore ha tenuto il primo discorso mentre lo spoglio è ancora in corso, ma il vantaggio su Amalia Bruni sembra ormai incolmabile
Roberto Occhiuto, chi è il nuovo presidente della Regione Calabria
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«Abbiamo vinto e io sono felice di essere il presidente». Roberto Occhiuto è il nuovo governatore della Regione. Dal palco allestito a Gizzeria, ha tenuto il primo discorso mentre lo spoglio è ancora in corso, ma il vantaggio sulla sua diretta avversaria, Amalia Bruni, sembra ormai incolmabile, considerato che ci sono oltre 20 punti di vantaggio secondo le proiezioni dello scrutinio. Roberto Occhiuto vince dunque secondo le previsioni guidando una coalizione di sette liste, da unico vero candidato politico in attività, contro il mondo del civismo.
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Le prime dichiarazioni di Occhiuto presidente della Calabria
«Abbiamo vinto bene e sono felice di poter essere il presidente della regione Calabria - ha detto Occhiuto -. Abbiamo fatto una campagna elettorale parlando della Calabria e di come vogliamo cambiarla. È un messaggio che è passato, e i calabresi ci hanno consegnato una vittoria al di sopra delle nostre aspettative».
Occhiuto: «Dimostrerò che c'è una Calabria straordinaria»
Ringrazia Silvio Berlusconi, Tajani, Ronzulli, i ministri che gli sono stati accanto e rivolge un affettuoso saluto a Jole Santelli che – dice – ci guarda da lassù. «Mi dedicherò a dimostrare che c’è una Calabria straordinaria. Abbiamo avuto grande fiducia in campagna elettorale, ma vinceremo da domani in poi quando cominceremo a cambiare questa regione e cominceremo ad occuparci della salute dei calabresi».
Occhiuto offre una personale riflessione anche al dato impietoso dell’astensionismo: «Ha votato metà degli elettori, è successo un po' dovunque. Ma è naturale non avere fiducia: i calabresi non si possono curare in Calabria, l’acqua non arriva nelle case, i rifiuti sono un problema, ma ora abbiamo le risorse del Pnrr».
«Sono nato in questa regione che mi ha dato tante opportunità – ha concluso Occhiuto che ha dedicato la vittoria ai figli Angelica e Marco - e voglio impegnarmi perché ne offra di nuove a tanti giovani che sono dovuti andare via. Chiederò al governo di restituire la sanità ai calabresi, io voglio occuparmi delle questioni di governo». Alla domanda sul tandem con Spirlì, il neo presidente della Calabria Roberto Occhiuto risponde così: «Io sono il leader del centrodestra in Calabria, fino a poche ore fa ero capogruppo di FI in Calabria, ho sempre gestito tutto con grande equilibrio, farò scelte di qualità e ascolterò i partiti, naturalmente, ma visto che mi gioco tutto non sarò disponibile a farmi condizionare. Domani vinceremo anche a Cosenza».
Tajani: «Occhiuto scelta vincente di Berlusconi»
«Caro Roberto, tu hai reso orgogliosa Forza Italia per questo straordinario successo. Così il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha commentato a Gizzeria (Catanzaro) i dati elettorali che vedono vincente alle Regionali in Calabria il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, “Roberto Occhiuto. “Erano settimane – ha aggiunto Tajani - che aspettavamo questo giorno perché sapevamo che la gente di Calabria voleva un presidente che raccogliesse l'eredità di Jole e guidasse la Calabria verso una situazione completamente diversa. Sei il nostro orgoglio, dimostrazione che la scelta voluta da Berlusconi è stata una scelta vincente, ancora una volta Berlusconi ha indovinato il candidato vincente per questa regione».
Roberto Occhiuto in politica dal 1993
Nato a Cosenza il 13 maggio del 1969 ed attuale capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, carica che mantiene dal 10 marzo del 2021, ma che ha promesso di lasciare subito dopo il voto calabrese, Roberto Occhiuto, è anche giornalista pubblicista, laureato in Scienze economiche e sociali all’Università della Calabria, nonché al timone dell’azienda vitivinicola Tenuta del Castello di Montegiordano. Separato con due figli, è fratello di Mario, sindaco uscente di Cosenza, che avrebbe dovuto essere il candidato del centrodestra alle regionali del 2020, quando il veto imposto da Metteo Salvini, fece cadere la scelta definitiva sulla sfortunata Jole Santelli.
L’elezione a presidente della Regione Calabria è il coronamento di una carriera politica iniziata nel lontano 1993 sotto le insegne scudocrociate, quando è stato eletto consigliere comunale a Cosenza. Carica che ricopre fino al 1997. Aderisce a Forza Italia solo nel 2000, quando tenta la scalata alla Regione Calabria – presidenza Giuseppe Chiaravalloti – guadagnandosi 9 mila preferenze che gli valgono il titolo di più giovane consigliere regionale azzurro. Questo risultato però non serve a risolvere le fratture profonde con la dirigenza azzurra, tanto che Occhiuto decide di rientrare nel Centro Cristiano Democratico di Pier Ferdinando Casini e successivamente nell’Udc. Alle regionali del 2005 è stato rieletto con ben 16200 preferenze, che gli sono valsi l’elezione a vice presidente del Consiglio regionale. AL centro ci sta fino al 2013. Nel frattempo, alle elezioni politiche del 2008 viene candidato ed eletto alla Camera dei Deputati tra le liste dell'Unione di Centro, mentre nel 2009 ci ha provato, senza riuscirci, alla Provincia di Cosenza, arrivando terzo.
A Montecitorio ci è tornato nel 2014 per le dimissioni di Lorenzo Cesa, caratterizzando la sua legislatura con la rottura coi centristi. Nel 2018 è rieletto nella circoscrizione Calabria alla Camera dei Deputati nelle fila di Forza Italia e nella XVIII legislatura riveste il ruolo di Vice Presidente Vicario del gruppo degli azzurri. Viene promosso a capogruppo facente funzioni il 15 febbraio 2021 dopo la nomina a Ministro di Mariastella Gelmini, diventandolo a tutti gli effetti il successivo 9 marzo.
La designazione di Occhiuto presidente
Roberto Occhiuto raccoglie in tutto e per tutto l’eredità di Jole Santelli, riuscendo a bissare il successo della prima presidente donna della storia regionale calabrese.
La sua candidatura – è stato indicato a febbraio scorso - è stata ufficializzata e benedetta da Silvio Berlusconi il 16 giugno. Una ufficialità che ha dovuto condividere con l’indicazione di Nino Spirlì quale suo vice, in caso di vittoria. E’ nato così il ticket Occhiuto – Spirlì, con lo zampino di Matteo Salvini. Lo stesso che a dicembre del 2019 fece saltare la candidatura alla Presidenza della Regione del fratello Mario, sindaco uscente di Cosenza. Un ticket che durante la campagna elettorale è stato anche messo in discussione dagli alleati, ma difeso strenuamente dalla Lega.
Ma non è l’unico incidente di percorso della sua campagna elettorale. Va infatti ricordato anche lo strappo con Fratelli d’Italia che a metà luglio ha minacciato, per ritorsione, di far saltare gli accordi nel centrodestra a causa di una questione nata sulla composizione del CdA della Rai, dal quale è rimasto escluso proprio il rappresentante di Fratelli d’Italia, per via del fuoco amico, proveniente dagli alleati.
Wanda Ferro minacciò anche di candidarsi in solitaria senza però impensierire più di tanto gli alleati. La crisi si è risolta nella prima decade di agosto, rilanciando le quotazioni di Occhiuto che di lì a poco avrebbe caratterizzato la sua campagna elettorale con il simbolico invio delle pre-liste della propria coalizione alla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Nicola Morra.