VIDEO | La proposta del comitato ha ottenuto l'adesione di 45 sindaci del Catanzarese. Favorevoli i due primi cittadini Fiorita e Mascaro ma il presidente del Consiglio regionale esprime i suoi dubbi dopo la querelle sul nome dell'aeroporto
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Riprende piede nel dibattito pubblico l'idea di costituire l'area urbana Catanzaro-Lamezia Terme, il progetto ha ripreso vigore a seguito della costituzione di un comitato che ne perora la causa e a cui hanno aderito 45 sindaci dei comuni del Catanzarese. Ieri la prima riunione tenuta a Settingiano a cui hanno partecipato gli amministratori locali e i sindaci di Catanzaro, Nicola Fiorita, e di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, favorevoli all'ipotesi di costituzione di un asse tra le due città dell'area centrale.
Il dibattito è stato introdotto da Piero Amato, fautore del comitato, che ha sollecitato la nomina di una commissione deputata all'aggiornamento del protocollo d'intesa stilato nel lontano 1991, oltre alla convocazione di consigli comunali aperti nelle città di Catanzaro e Lamezia Terme per sensibilizzare sull'argomento. Al termine dell'incontro si è deciso di insediare due commissioni: una tecnica per l'aggiornamento del protocollo d'intesa e una giuridica.
«Si inizia a partire da una richiesta che proviene dal basso e questo mi sembra già importante» ha chiarito il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. «Una iniziativa che sta coinvolgendo molti amministratori e che mi sembra intercetti un bisogno dell'area centrale della Calabria di maggiore forza, rappresentatività, unione e di disegni strategici in grado di recuperare il tempo perduto. Negli anni Ottanta e ancora negli anni Novanta - ha aggiunto - si parlava molto di questa area urbana, purtroppo questa idea forte si è affievolita nel tempo ed è stata soppiantata da altre scelte che oggi rendono questo percorso da un punto di vista tecnico-giuridico molto più difficile. Io credo però che Catanzaro e Lamezia Terme siano legate da un destino in larga parte comune».
Anche il sindaco di Lamezia Terme si è detto favorevole ad una simile impostazione: «Io credo che ci debba essere una grande sinergia tra i territori, individuare delle battaglie comuni e fare in modo che, grazie alla forza di un territorio più ampio, queste battaglie possano condurre alla risoluzione di tante problematiche. Con il sindaco Fiorita ci siamo già incontrati - ha aggiunto - abbiamo individuato il nodo delle infrastrutture e anche quello culturale di una unione di Lamezia e Catanzaro per cercare di ambire a qualcosa di più prestigioso».
Resta ancora da capire quale possa essere lo strumento normativo a suggello di una simile iniziativa. «Pensare oggi di poter inseguire un'area metropolitana - ha chiarito Mascaro - credo che sia una sconfitta in partenza. Si pensa, invece, alla possibilità del territorio di condurre una battaglia comune su determinati e specifici argomenti».
Prudenza e qualche perplessità dal presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, che ha partecipato all'iniziativa. «Io sono una persona pragmatica e concreta - ha sottolineato -. Si tratta di un argomento che si ripropone dopo tanti anni, si sono susseguiti concorsi di idee in precedenti legislature regionali. Abbiamo creato la Lamezia Europa per favorire lo sviluppo dell'area ex Sir. Ecco, io sono dubbioso se ci sia uno strumento alla portata del territorio però qualcosa bisogna fare, innanzitutto bisogna unire le due città, prima ancora che urbanisticamente, attraverso infrastrutture ferroviarie».
Il presidente dell'Assemblea regionale ha poi censurato atteggiamenti individualistici che continuano a frenare lo sviluppo: «Se prima non vinciamo queste becere beghe campanilistiche io credo che non si ha ancora la giusta maturità per affrontare il tema dell'area urbana quando ancora si discute se l'aeroporto di Lamezia è anche di Catanzaro». Il riferimento è alla polemica scoppiata qualche tempo fa proprio sull'asse Catanzaro Lamezia Terme sulla denominazione dell'aeroporto.
Sul tema del campanilismo che ancora pervade il dibattito pubblico il sindaco di Catanzaro ha dichiarato: «Il campanilismo è una cosa che non mi appartiene perché c'è poco da difendere nei nostri campanili, c'è da stare insieme ed è in questo senso che va il progetto della grande Catanzaro, Lamezia condivide con noi un destino e una serie di progettualità».
«È un errore» ha aggiunto Paolo Mascaro. «Ogni giorno leggo di rigurgiti di campanile e mi viene da sorridere quando semplicemente perché Ryanair aggiunge Reggio Calabria a Lamezia Terme alcuni politici di Lamezia dicono che bisogna quasi alzare le barricate. Lì non si sta togliendo nulla a Lamezia ma si sta rafforzando la Calabria. Se non la smettiamo con questi atteggiamenti per cercare di acquisire un voto di consenso la Calabria non andrà mai avanti».