“Sono pienamente convinto che la Magistratura nella quale nutro piena fiducia avrà modo di fare luce sull’utilizzo dei fondi erogati ai Gruppi Consiliari regionali negli anni 2010-2012, per le loro attività istituzionali”. Lo hha dichiarato Vincenzo Ciconte, vicepresidente della Regione calabria, coinvolto nell'inchiesta "Erga Omnes" che ha sconvolto la politica calabrese. “Essendo coinvolto – continua Ciconte – per il ruolo di Capogruppo svolto nella precedente legislatura, pur essendo convinto di poter dimostrare la mia totale estraneità ai fatti contestatimi, il mio rigore morale, che ho avuto sempre modo di dimostrare in ogni ruolo finora ricoperto, mi spinge ad assumere un comportamento netto e chiaro. Tutto ciò in perfetta sintonia con il mio modo di agire e di operare. Sono stato l’unico a restituire in data 25 marzo 2011, in tempi non sospetti, nella qualità di Capogruppo, con bonifici bancari di cui conservo prova documentale, € 36.443,43 al Consiglio Regionale ed € 11.654,50 al Gruppo ‘Autonomia e Diritti’. La mia coscienza mi impone di rimettere nelle mani del Presidente Oliverio il mandato affidatomi di Vice Presidente con deleghe al Personale, Bilancio e Patrimonio”.