Matteo Richetti presenta la sua candidatura alla segreteria del Pd alla trasmissione di Lilli Gruber Otto e mezzo. Incalzato sul futuro del partito e sulla gestione renziana, Richetti non è andato molto per il sottile, evidenziando gli errori più gravi del periodo. Errori che ha visto compiere dalla poltrona privilegiata di portavoce dell’ex segretario nazionale.

«Nel Pd di Renzi – ha detto Richetti - si predicava il lanciafiamme minacciava il lanciafiamme ma si candidavano De Luca in Campania e Oliverio in Calabria. Si predicava la rottamazione ma ci si affidava ai capibastone che ci sono in giro per l’Italia. Chi guida il Pd è convinto anche adesso che il consenso si può mantenere con coloro che garantiscono le tessere e i posti. Invece – ha detto ancora Richetti - Il popolo del Pd è stanco di queste logiche».

Non male come provocazione per un Pd calabrese che, proprio in queste giornate, sta provando a riordinare le idee per capire come affrontare il congresso e le prossime regionali.