VIDEO | L’ex primo cittadino, assolto dalle accuse più gravi sulla gestione dell’accoglienza ai migranti, punta al ritorno sullo scranno più alto del municipio. Ma a determinate condizioni
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Per adesso è solo una suggestione. Ma chi lo conosce bene sa che Mimmo Lucano sta seriamente pensando di candidarsi a sindaco alle prossime elezioni comunali di Riace, in programma nel 2024. L’ex primo cittadino, assolto dalle accuse più gravi sulla gestione dell’accoglienza ai migranti nel borgo della Locride, è intenzionato a tornare alla politica attiva. «L’esperienza di Trifoli per Riace è stata fallimentare» avrebbe confidato Lucano ad alcuni suoi fedelissimi.
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E tra qualche mese a contendersi la fascia tricolore potrebbero essere proprio l’attuale sindaco vicino a Matteo Salvini, e Mimmo “il curdo”, che di Riace è stato primo cittadino per 3 lustri consecutivi, dal 2004 al 2018. Cinque anni fa alle amministrative Lucano, all’epoca sospeso dalla carica per l’indagine Xenia, figurava tra i dieci candidati a consigliere della lista capeggiata da Maria Spanò, attuale consigliere di minoranza riacese, racimolando poche decine di preferenze e rimanendo fuori dagli scranni del civico consesso.
A quanto si apprende a lavorare all’eventuale lista civica non sarebbe tuttavia l’attuale gruppo di opposizione consiliare. L’ipotesi è quella di una nuova aggregazione vincolata ad un’ampia condivisione del suo progetto politico per il borgo del reggino. L’ultima performance elettorale di Lucano risale a due anni fa, quando si candidò alle regionali nella lista guidata da Luigi De Magistris "Un'altra Calabria è possibile", che però non ha superato lo sbarramento fermandosi al 2,39%, nonostante le quasi 10 mila preferenze.