Secondo il Viminale il primo cittadino da dipendente comunale non avrebbe dovuto candidarsi. Adesso la palla passa al civico consesso
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Nuova doccia fredda per il sindaco di Riace Antonio Trifoli. Secondo il Ministero dell’Interno il primo cittadino sarebbe ineleggibile. La nota del Viminale è stata inviata alla Presidenza del Consiglio Comunale riacese dalla Prefettura di Reggio. Secondo quanto si legge nel documento Trifoli non sarebbe potuto diventare sindaco poiché dipendente comunale a tutti gli effetti. Prima di occupare la poltrona più importante del municipio era infatti un vigile urbano precario, retribuito dalla Regione Calabria ma considerato impiegato a servizio del Comune con contratto a tempo determinato. Una posizione in contrasto con quanto disposto dal Tuel (testo unico degli enti locali). Il sindaco intanto ha già presentato il ricorso che sarà discusso la prossima settimana al tribunale di Locri. Sull’eventuale decadenza e ineleggibilità dovrebbe pronunciarsi il civico consesso alla prima data utile.