Il candidato sindaco dell'area riformista non ha dubbi: «Inutile braccio di ferro che non giova alla città»
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«Il tennis club di Rende diretto dal maestro Zicarelli ha dato lustro, decoro e prestigio a questa città. Non capiamo le ragioni di questo accanimento». Così il candidato a sindaco, Sandro Principe, sulla vicenda dello sfratto dell’Associazione sportiva dagli impianti di Commenda. «Senza entrare nel merito della questione che si risolverà in altre sedi – aggiunge - non possiamo che condannare l’agire di questa amministrazione. Prima firma con il club una proroga di utilizzo della struttura per consentire di concludere la stagione sportiva, poi disattende l’intesa mettendo di punto in bianco i sigilli alla struttura e, di fatto, bloccando tutte le attività».
Penalizzati gli amanti di questo sport
A chi giova tutto ciò – si chiede Sandro Principe - Non certo ai tanti sportivi ed appassionati di questo sport che tanto di nicchia non è. I numeri parlano di circa 100 iscritti, di tornei e gare regionali ed interregionali che richiamano a Rende tantissime persone. Proprio mentre apponevano i sigilli sarebbe dovuto iniziare il torneo di terza e quarta categoria maschile e femminile con tanti giovani campioni in erba. La prossima settimana sarebbero dovute iniziare lezioni gratuite di avviamento allo sport per i piccoli dell’adiacente asilo comunale. Noi – insiste il candidato a sindaco - siamo al fianco di chi ama lo sport e vuole praticarlo nella propria città anche ad alti livelli. Il dovere di un sindaco dovrebbe essere quello di valorizzare le belle realtà esistenti che danno lustro alla città e svolgono anche una importante funzione di collante sociale – conclude Sandro Principe - piuttosto che fare inutili bracci di ferro che giovano evidentemente solo a chi guarda ai propri interessi e non a quelli della città».
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