Marcello Manna è atteso alla prova dei numeri. Dopo il varo della nuova giunta bisogna mostrare i muscoli. In particolare ad Alternativa Popolare. Il partito alfaniano può contare su una nutrita rappresentanza in consiglio comunale. Ma con l’ultimo rimpasto ha perso i due elementi indicati nell’esecutivo appena qualche settimana prima. Le frizioni tra Ap ed il sindaco di Rende sono note. Ma non è detto che siano tali da causare la chiusura anticipata dell’esperienza amministrativa di Manna.

 

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La nuova giunta all'esame del prossimo consiglio comunale

Lunedì 24 luglio è attesa la prima riunione del consiglio comunale dopo la nomina dei nuovi assessori. «Riferirò le mie determinazioni all’assise – spiega il sindaco in una nota – nate, per come avevo annunciato, dalla necessità di dare vita, vista la definitiva implosione della precedente maggioranza, ad un esecutivo “istituzionale”. Quest’ultimo, dovrà essere capace, tramite un confronto franco e leale tra tutte le forze politiche rappresentate, di condurre le azioni auspicate da una larga parte dei cittadini: rinnovamento e profondo cambiamento della vita politica e amministrativa della città saranno al centro del nostro cammino».

 

Più balneare che istituzionale l'esecutivo varato da Manna

Per la verità il nuovo esecutivo varato da Manna, tanto istituzionale non sembra. Mancano quelle figure di alto profilo più volte annunciate mentre continuano ad essere presenti esponenti di chiara appartenenza politica. Nella seduta del 24 luglio Manna presenterà «un programma dettagliato, ma fortemente mirato, delineando le opzioni che dovranno vedere, tramite un confronto proficuo con i cittadini, un forte impegno al fine di dare alla città quelle risposte rimaste da troppo tempo inevase per condizionamenti non giustificati. Confido – conclude il sindaco - nella maturità del consiglio comunale che dovrà svolgere un ruolo essenziale nel futuro delle scelte amministrative che il nuovo esecutivo sarà chiamato ad affrontare e risolvere».

 

Decisiva l'approvazione del bilancio per la tenuta della maggioranza

Il passaggio cruciale però è quello del 31 luglio, quando all’ordine del giorno approderà la pratica del bilancio. Sarà quello l’appuntamento decisivo da “dentro o fuori”.