Marco Ghionna dà tre indicazioni importanti in vista della sua campagna elettorale per le elezioni di Rende. La prima è politica: il centrodestra si presenterà con i simboli dei partiti che compongono la coalizione «oltre che con liste civiche». La seconda è un giudizio sull’era Marcello Manna, dove «il primo lustro ha rappresentato una sorta di speranza, ma poi evidentemente qualcosa è andato storto, non so cosa. È ovvio tuttavia che ci siano delle responsabilità politiche». La terza è una sorprendete e signorile apertura sul termine “contaminazione”, insolita per un gruppo animato da spirito conservatore, ma che ha contraddistinto gli ultimi 45 anni della città che ambisce a guidare.

«Si tratta di uno dei valori più importanti - dice nel corso dell’intervista realizzata negli studi di Cosenza Channel e integralmente proposta nel video in apertura -. Ogni tanto ci scordiamo il contesto temporale e epocale in cui viviamo. Nel 2025 pensare che un territorio non si debba contaminare da esperienze di qualsiasi tipo, sociali, di welfare, di ingegneria, secondo me è una miopia o una follia. Quindi sono delle esperienze culturali che oggi devono uscire un po' dagli stereotipi e devono affacciarsi a quella che è la realtà quotidiana di una vita che scorre velocissima».

Marco Ghionna e l’aspetto politico delle elezioni di Rende 

Marco Ghionna, presidente dell’ordine provinciale degli Ingegneri di Cosenza, è stato indicato da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati. «Faccio parte di un altro mondo, ma i partiti hanno evidentemente individuato il mio profilo come il più idoneo. Sono consapevole di avere un’enorme responsabilità che non deriva da chi fossero gli altri identikit individuati (Nicola Leone su tutti, ndr), bensì dal dover affrontare una situazione politico-amministrativa di un certo tipo».

Torna a candidarsi sindaco di Rende dopo vent'anni, nel 2004 la prima volta in cui avanzò la sua candidatura per conto di Alleanza Nazionale. «Guardavo Rende con gli occhi di un ragazzo di 25 anni che aveva passione per la politica ed era impegnato anche all’Unical. Considero la sfida come una parte integrante del mio carattere, del mio essere. All’epoca c’era una Rende assolutamente vivibile. Sandro Principe? Ho sentito quando l’altro giorno si è rivolto a me per parlare del PSA. Ha detto una cosa onestamente corretta. Il PSA è uno strumento a cui guardare con grande interesse in previsione delle grandi infrastrutture come il Policlinico Universitario e lo svincolo A2 a Settimo».

«Il programma lo presenteremo una volta terminate di raccogliere tutte le contaminazioni di cui abbiamo parlato prima. Il mio cavallo di battaglia vorrei che fosse un concetto semplicissimo: il ritorno alla normalità. Vanno infatti ripristinati degli standard di vivibilità che hanno sempre caratterizzato Rende. Questo, però, senza promettere ponti d'oro senza avere copertura finanziaria» ha con concluso Marco Ghionna. La sua intervista video integrale è in apertura di articolo.