Il coordinatore cittadino attacca il sindaco: «Oggi toglie dal cilindro un ex assessore comunale, Vincenzo Pezzi, cacciato dalla precedente giunta per non aver prodotto nulla»
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«Il sindaco Manna, dopo quattro anni e mezzo e con l'avvicinarsi delle prossime amministrative, si ricorda del centro storico di Rende. Dopo le tante promesse non mantenute per rilanciare il borgo, come ad esempio spostare alcuni uffici, oppure farvi svolgere i consigli comunali e le giunte, oppure portarvi gli studenti dell'Unical, o farvi aprire attività commerciali, oggi si inventa l'ennesima "palla": attivare le scale mobili». Così in un comunicato stampa il coordinatore cittadino di Rende Centro Destra, Valerio Cavalieri.
«Il Sindaco – prosegue - dovrebbe spiegare cosa serve mettere in funzione le scale mobili, continuando a sperperare risorse pubbliche, quando questa amministrazione con la sua politica scellerata e del "nulla" ha fatto sì che il borgo si impoverisse, si spopolasse, venisse privato delle sue attrattive commerciali e turistiche. Manna, oggi, toglie dal cilindro un ex assessore comunale, Vincenzo Pezzi, cacciato dalla precedente giunta per non aver prodotto nulla e non essere riuscito a trasferire le vagonate di fondi europei nelle casse del Comune di Rende, così come ci aveva fatto illudere».
Secondo Cavalieri «ora arriva il signor Pezzi in qualità della strana carica di “coordinatore politico del Sasus” che ipotizza solo cose del tutto generiche. Attività imprenditoriali e innovazioni non meglio specificate, ambiti culturali generici. Insomma c’è, come al solito, il nulla. Ma l’apice del ridicolo è quando il signor Pezzi afferma che queste “nuove” attività saranno integrate con le vecchie. Ma quali vecchie? Al Centro storico non ci sono attività degne di definirsi tali. Torna a parlare di integrazione con l’Università dopo 4 anni che non ha fatto nulla. Si vede che le elezioni si avvicinano ed è necessario prendere di nuovo in giro gli elettori».
«Torna a parlare di riattivare le scale mobili – attacca ancora - senza ipotizzare cosa ci potrebbe essere di interessante da vedere a Rende centro. Manna non ha idea che i visitatori bisogna attrarli con attività già esistenti “attrattive”. A Rende centro questo campione del nulla non ha alcuna idea di cosa fare eppure vuole riattivare le scale mobili. Non pensiamo che gli elettori di Rende gli daranno un credito che si è giocato non facendo assolutamente niente. O meglio da quando è “coordinatore politico” del Sasus ha solo speso soldi in costose consulenze esterne di cui, insieme a Manna, dovrà presto rendere un conto salato».
Il coordinatore spiega che «noi, invece, abbiamo una visione diversa per rilanciare il centro storico. La nostra proposta è quella di renderlo parte integrante della città, coinvolgendo l'Unical, la zona industriale con le attività produttive e principalmente coinvolgendo i cittadini, i commercianti, i giovani, le associazioni e il mondo della chiesa con progetti che abbiano un interesse globale e non locale, richiamando l'attenzione e la curiosità della gente a visitarlo. Abbiamo bisogno di rivitalizzare questa parte della città, di iniettare nuova linfa, di introdurre elementi di innovazione commerciale e di ampliare la gamma dei prodotti tipici e artigianali, che sono il prezioso tesoro della nostra cultura. Il cuore di Rende, al quale pensiamo, deve essere un cuore vivo, pulsante, che deve rappresentare uno straordinario volano economico diretto e indotto per tutte le aziende che ruotano attorno a questa realtà. Un centro città sicuramente bello, ma privo di vita, non ci piace e non ci convince. In ultimo consigliamo al sindaco di recarsi nelle chiese per pregare e non per fare campagna elettorale, nel rispetto della fede cristiana».