Da un grande potere derivano grandi responsabilità. E una grande struttura, se sei un politico calabrese. Lo conferma Jole Santelli al cui servizio diretto ci sono tredici persone, un numero che a breve potrebbe aumentare ulteriormente. Manca poco, infatti, alla composizione dell'Ufficio Stampa della Giunta, che costerà 290mila euro soltanto per questa metà che resta del 2020. E la presidente ha un capo gabinetto, ma non ancora il suo vice, incarico da quasi 7500 euro al mese. Anche volendo tralasciare le caselle tuttora da riempire, non si può dire però che alla massima carica regionale manchi chi la assista. O che il mini esercito di segretari, collaboratori, responsabili amministrativi, autisti alle sue dipendenze costi poco ai contribuenti calabresi: per gli stipendi agli esterni e le indennità extra ai dipendenti interni nominati che la affiancano la Regione sborsa circa 50mila euro ogni mese, che vanno ad aggiungersi ai poco meno di 18mila che tra indennità varie e rimborsi spettano alla stessa Santelli.

L'esordio con gli ex di Palazzo dei Bruzi

D'altra parte, nel nominificio regionale ad aprire le danze degli incarichi – noblesse oblige – non poteva che essere la neo governatrice, che già tre giorni dopo la sua proclamazione – siamo a metà febbraio – sceglie come responsabile amministrativo della sua struttura Luciano Vigna e come segretario particolare Giampaolo Calabrese. Stipendio previsto per entrambi: poco meno di 3400 euro lordi al mese. Vigna – vicino a Fausto Orsomarso e, prima ancora, a Peppe Scopelliti – aveva ceduto negli anni scorsi proprio alla Santelli la carica di vicesindaco di Mario Occhiuto. Calabrese, invece, è il nipote del procuratore di Cosenza, Mario Spagnuolo, e anche lui vanta trascorsi a Palazzo dei Bruzi: dopo anni da manager nel mondo dello spettacolo, è stato il dirigente alla Cultura quando l'assessore di riferimento era proprio la governatrice. Sia il primo che il secondo, però, hanno ricoperto i ruoli assegnati loro per un paio di mesi, prima di ottenerne di nuovi.

Dalla cugina Pia alla promozione di Vigna

Ma andiamo con ordine. Una settimana dopo le nomine di Vigna e Calabrese, Santelli ne fa altre tre, pescando stavolta tra i dipendenti regionali. Alla sua corte arrivano Luigina Sgrizzi, Linda Gallo e Pia Santelli. Semplice omonimia per quest'ultima? No, l'ingegnere in questione – già assessore a Rende nel recente passato – è la cugina di Jole. Le tre new entries aggiungono al loro stipendio altri 23.300 euro annui di indennità di struttura: sono quasi 1950 euro al mese, oltre 115mila nell'intera consiliatura. Sgrizzi, a sua volta, è una presenza fissa ai piani alti della Cittadella: ha già lavorato per Scopelliti e Oliverio nell'ultimo decennio.
Arrivati a metà marzo, la presidente cambia idea sul ruolo di Vigna e lo promuove a capo gabinetto. Salto di qualità, il suo, che quasi quadruplica lo stipendio mensile: dai vecchi 3.400 si passa a circa 12mila ogni 30 giorni, che in un quinquennio sono più o meno 690mila. Non avrà problemi, in caso di conferma in appello della condanna per danno erariale inflittagli di recente per i suoi trascorsi da assessore a Cosenza, a saldare il suo debito.

L'autista di fiducia e l'ex sindaco di sinistra

Tra aprile e maggio lo staff della Santelli si allarga ulteriormente. Prima arriva l'ex consigliere comunale di Malito e responsabile provinciale cosentino di FI Umberto Giardino, che dai forzisti della Calabria settentrionale passa a guidare la macchina della governatrice. Per lui, come autista, ci sono quasi 38mila euro all'anno. La successiva nomina è paradossalmente una delle più scontate, seppur tardiva rispetto ad altre. Niente più incarico da segretario particolare per Calabrese, che va a ricoprire il ruolo di responsabile amministrativo (mantenendo lo stesso stipendio di prima) lasciato libero da Vigna.

Al suo posto arriva Evelina Catizone – per la quale sono previsti i consueti 3.400 euro mensili – da tempo pappa e ciccia con quella presidente regionale che in altre epoche sarebbe stata sua acerrima nemica. Una, da prima donna sindaco di Cosenza, marciava nel corteo in favore dei no global bruzi arrestati al G8 di Genova; l'altra, da responsabile sicurezza di FI, elogiava i pm che li volevano in galera. Acqua passata. Parente di Riccardo Misasi, delfina di Giacomo Mancini senior, più volte bocciata dagli elettori alle Politiche (2006 e 2013) e alle Regionali (2010), Catizone pare aver ormai divorziato dalla gauche bruzia per sposare la causa di due forzisti: Mario Occhiuto, del cui staff ha fatto parte fino a pochi mesi fa, e, appunto, Jole Santelli. Il suo in Regione è comunque un ritorno: è già stata la portavoce di Agazio Loiero nel suo lungo girovagare tra partiti di sinistra o presunti tali.

Non solo Giunta: un mini staff anche per il Consiglio

Sempre tra aprile e maggio arrivano nel gabinetto della Santelli altri tre dipendenti regionali: Francesco Saverio Bonacci, Pasquale Sinatora (ex vicesindaco di Borgia, voluto da Vigna)e Luca Gennaro Fregola. I primi due, entrambi dipendenti di categoria D, oltre al tradizionale salario avranno un'indennità di struttura di 1940 euro al mese, il terzo (categoria C) di circa 1500. Ma, visto che la presidente è anche membro del Consiglio regionale, perché non distribuire un paio di incarichi anche lì? Ecco allora che a inizio giugno arrivano i due collaboratori esperti al 50% – si dividono, cioè, lo stipendio che spetterebbe per quel lavoro nel caso se ne occupasse solo una persona – Emanuela Altilia e Domenico Priolo. La prima, dirigente di Forza Italia da tempo, ha fallito l'appuntamento con l'elezione in Senato nel 2018 nel collegio uninominale Corigliano-Crotone, ma si consolerà parzialmente con i 1400 euro al mese che guadagnerà nella struttura. Il secondo percepirà le stesse somme e, nonostante il cognome sia identico, non risulta legato a quel Maurizio Priolo che è il dirigente più pagato dell'ente, nel suo doppio ruolo di segretario e direttore generale della Regione.

Il segretario generale arriva da Roma

Dulcis in fundo, proprio il segretario generale della Giunta. Dalle elezioni ad oggi ce ne sono stati tre, l'ultimo nominato proprio oggi. Fino a metà maggio l'incarico è toccato ad Ennio Apicella, al quale è subentrata per poco più di un mese Eugenia Montilla. Adesso sarà un avvocato dello Stato a sostituirla: Maurizio Borgo. Questi lascia il suo posto di vice capo gabinetto al Ministero dei Trasporti per far ritorno in Calabria dopo aver frequentato la Regione ai tempi del commissariamento sui rifiuti e, tra il 2002 e il 2005, da docente universitario a Reggio. Vanta collaborazioni in passato con gli allora ministri Maroni, Brambilla e Cancellieri. Da oggi sarà uno degli uomini di fiducia della Santelli. Una fiducia ben ricompensata: lo attendono 13.350 euro di stipendio al mese, da qui a fine consiliatura (salvo conclusioni anticipate) sono circa 750mila.