«È una vergogna che, convocato il consiglio regionale, la maggioranza sia ancora segregata in una stanza le cui pareti grondano sangue per i litigi che si stanno consumando». Lo affermano tutti i gruppi consiliari di Palazzo Campanella in merito allo stallo del centrodestra sulle presidente delle sei commissioni permanenti, la cui elezione è prevista per oggi. «Non sono stati sufficienti – continuano – i tanti scivoloni e le tante pessime figure che si sono già consumate nel corso di questi primi 5 mesi che avrebbero invece richiesto un radicale cambiamento senza il quale è difficile poter andare avanti e realizzare un'efficace azione legislativa e di indirizzo da parte del consiglio e di amministrazione da parte della Giunta in queste condizioni».

 

«La Calabria – aggiungono – è in profonda sofferenza per via delle conseguenze economiche e sociali prodotte dal Coronavirus e avrebbe bisogno di una particolare cura da parte delle forze politiche che esercitano le funzioni di governo della nostra regione. Pertanto non si può continuare a perdere tempo. Solo sugli assetti organizzativi che avrebbero dovuto essere definiti e già all'opera da oltre 4 mesi. Tutto questo non è concepibile! Non è comprensibile! Non è giustificabile! Soprattutto è inaccettabile che questo infarto del funzionamento della istituzione si realizzi proprio sulla scelta nella guida della commissione antindrangheta che in una regione come la Calabria sfigurata dalla presenza di questo fenomeno degenerativo, avrebbe dovuto essere una priorità e una occasione per impegnare le risorse umane migliori e dare così un segnale che è atteso dalla Calabria e dai calabresi».