Ecco come, e perché, la quasi indifferenza con cui la presidente Jole Santelli ha seguito la vicenda della legge sui nuovi vitalizi, dovrebbe preoccupare la governatrice. Dallo scandalo del “concorsone” in poi, in Calabria si è soliti far pensare che la maggioranza che governa da Catanzaro non debba sapere ciò che fa la maggioranza che governa da Reggio – anche se entrambe hanno lo stesso colore politico – e nei giorni dei teatrini della caccia alla “manina” che avrebbe modificato nottetempo la proposta di legge, tale assunto finisce col danneggiare l’immagine della stessa Santelli.

 

Certo, visto il brutto vento che spira da Roma, con Berlusconi che un giorno si e l’altro pure mette in dubbio l’esistenza del centrodestra a trazione sovranista, santelli dovrebbe pure prestare attenzione alle altre “sceneggiate”, ad esempio quella della Lega che manda il segretario Invernizzi a mostrare i muscoli ai consiglieri salviniani che la legge della vergogna l’avevano approvata, come il centrosinistra e il resto dell’emiciclo. I salviniani sono a rischio coesione, e certamente la risposta non può essere il contentino di una presidenza in più che finisce col piegare le istituzioni alle esigenze dei partiti.