Tutto si può dire, tranne che la Regione Calabria sia morosa. La Cittadella, anzi, paga i privati da cui affitta diversi immobili con un anticipo che può variare dai tre ai sei mesi. 

Lacnews24.it ha già raccontato la storia: la Regione, malgrado disponga della «reggia» stile Versailles di Catanzaro e di Palazzo Campanella, sede del Consiglio, a Reggio, continua a sborsare ogni anno più di 500mila euro per l’affitto di alcuni immobili di proprietà privata. 

Il decreto con cui il dipartimento Economia e Finanza ha impegnato i fondi per i canoni di locazione 2023 è del 12 dicembre scorso. Pochi giorni fa, invece, il settore Economato ha emesso i provvedimenti per il saldo dei primi mesi di fitto per i «locali e fabbricati adibiti a uffici della Regione Calabria».

Dall’“archivio” di via Molè, ospitato in «un’autorimessa» alle ben più prestigiose sedi di Roma e Bruxelles. 

La sede nella capitale…

Dal 2005, la Regione ha preso in affitto un grande appartamento in un elegante palazzo di piazza Campitelli a Roma, a una decina di minuti da Montecitorio e a un tiro di schioppo dall’Altare della Patria. Pieno centro, insomma. L’attività istituzionale della “Delegazione regionale di Roma” non può certo essere quantificata, ma l’affitto sì, e non è una sciocchezza. La Regione ha infatti appena corrisposto alla proprietaria dell’immobile poco meno di 31mila euro per i primi tre mesi del 2023. Il calcolo è facile facile: la sede capitolina costa poco più di 10mila euro ogni 30 giorni, al netto delle utenze. 

…e quella di Bruxelles

Ci sono poi le spese per il fitto della ormai tristemente famosa sede estera di Bruxelles. Pagare poco più di 4mila euro al mese per un immobile a due passi (10 minuti a piedi) dal Parlamento europeo non sarebbe uno scandalo, se non fosse che la Regione dispone solo del 30% dell’appartamento di Rond-Point Schumann. Ma il punto della questione è un altro: la Cittadella continua a pagare per una sede di fatto non operativa. L’europarlamentare del M5S Laura Ferrara ha più volte denunciato il caso di un immobile costoso ma via via ridotto a «contenitore vuoto». E lo stesso Occhiuto, pochi mesi dopo il suo insediamento, ha dovuto prendere atto di una delegazione estera che negli anni precedenti era stata praticamente «lasciata a se stessa». 

Il governatore, lo scorso gennaio, ha così affidato ad Agostino Miozzo, suo consulente ed ex coordinatore del Cts per l’emergenza Covid, il compito di riattivare al più presto gli uffici belgi. «Stiamo procedendo – ha spiegato Occhiuto – per capire chi abbia interesse ad andare a lavorare in quella sede, per farne una struttura che effettivamente sia presente sui tavoli decisionali dell’Europa».   

Per ora c’è una sola certezza: la Regione ha appena liquidato 13mila euro per saldare l’affitto del primo trimestre 2023.   

L’“archivio” di via Molè

Nell’elenco delle spese di locazione figurano poi i 146mila euro all’anno per la sede di via Molè a Catanzaro, ancora oggi utilizzata come archivio e deposito di vecchi materiali. In realtà, come denunciato dal sindacato Csa-Cisal, con tanto di foto e video, si tratta di una «autorimessa» dalla «dubbia utilità», viste le condizioni precarie in cui sono tenuti faldoni e altro materiale della Regione. Una spesa per certi versi incomprensibile, considerati gli ampi spazi di cui dispone la Cittadella di Germaneto. Tuttavia, la situazione oggi è questa e il dipartimento è stato costretto ad adeguarsi. L’Economato, il 18 gennaio, ha emesso il decreto di pagamento a favore della società beneficiaria: 60mila euro di canone più 13.200 di Iva per i primi sei mesi del 2023.

Gli altri immobili

Non è finita. Perché la Regione, nel capoluogo, ha in locazione un immobile in viale De Filippis («ad uso sede deposito, archivio e biblioteca») e un altro in via Lucrezia della Valle («archivio deposito generale»). Costo: 19mila euro ogni trimestre, il primo già saldato.   

Ancora: 3mila euro sono stati versati per il fitto di alcune sedi ereditate dalla Provincia di Cosenza, altri 2.400 per un altro immobile in viale De Filippis a Catanzaro.   

La Cittadella 

Eppure la Cittadella, costata 160 milioni di euro, era nata non solo per dare finalmente una sede unica alla Giunta e al suo sistema burocratico, ma anche per fermare la speculazione legata agli affitti da corrispondere ai privati. Una tassa fissa lievitata fino a sette milioni di euro all’anno. 

Il palazzo di Germaneto, ideato dall’architetto Paolo Portoghesi e di recente intitolato all’ex presidente Jole Santelli, ha contribuito ad abbattere in modo sensibile i costi, ma non li ha eliminati del tutto.

Le altre utenze 

L’ammontare delle uscite, peraltro, supera i 500mila euro degli affitti, perché al computo vanno ancora aggiunti i costi per le utenze di acqua, luce e gas delle varie sedi periferiche. Senza contare le spese di manutenzione e le tasse condominiali. Solo per quest’ultima voce, la Regione ha già stanziato 120mila euro per tutto il 2023.