Tutto pronto per l’assestamento di bilancio in Consiglio regionale. La Commissione presieduta da Giuseppe Aieta, seppur a maggioranza, ha proceduto all’approvazione del rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2016 e della relativa manovra di assestamento. Entrambi i provvedimenti passano adesso all’esame del Consiglio che il presidente Irto ha convocato per martedì 14 novembre.

 

La manovra in discussione, come ormai è prassi, è quasi totalmente ingessata con somme disponibili limitate a 77 milioni che comunque saranno impegnate per spese di carattere giudiziario e ad altre emergenze soprattutto di carattere occupazionale come quella rappresentata dai Lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, così come ha spiegato il presidente Aieta.

 

Complessivamente, i residui attivi alla chiusura dell’esercizio finanziario 2016 ammontano a 3 miliardi e 790 mila euro circa, mentre i residui passivi risultano a due miliardi e 719 mila euro. La situazione patrimoniale complessiva al 31 dicembre 2016 è stabilita in sette miliardi e 191 mln di euro. La manovra di assestamento al bilancio ammonta complessivamente a 153 milioni di euro.

La Relazione del presidente Aieta e le somme disponibili

«Occorre dire – ha evidenziato Giuseppe Aieta nella sua relazione – che la parte discrezionale soggetta alle decisioni della Giunta, prima, e del Consiglio regionale, poi, ammonta però a soli 77 mln di euro, di cui 48 mln afferiscono a maggiori entrate riscosse ed accertate nel corso dell’esercizio 2017 e 29 mln di euro frutto di minori spese. La scelta effettuata dalla Giunta regionale – ha specificato ancora Aieta – è stata quella di destinare tali risorse in via prioritaria alla copertura di spese di carattere obbligatorio».

 

Tali spese hanno riguardato in via principale: il fondo per la copertura della spesa derivante da atti giudiziali di pignoramento (18 mln di euro); il fondo per la copertura degli oneri da contenzioso (8,2 mln di euro); il maggiore fabbisogno per le attività della forestazione (20 mln di euro); trasferimenti a Calabria Verde per il trattamento del personale dei presidi idraulici, Comunità montane, ed ex Arsac (3,9 mln di euro); i maggiori oneri derivanti dall’erogazione dei servizi socio-sanitari (10,1 mln di euro); la copertura del taglio del finanziamento nazionale sul trasporto pubblico locale (4 mln di euro); un finanziamento di 3,75 mln di euro per compensare le Province per i costi sostenuti per conto della Regione nella gestione delle funzioni trasferite; la copertura del fabbisogno necessario a coprire le competenze degli LSU-LPU (2,5 mln di euro); la quota non coperta nel bilancio 2017 per gli stipendi del personale precario di cui alla legge regionale n.15/2008 (900 mila euro); l’incremento dei capitoli destinati ad altri settori regionali di spesa che presentavano carenza di risorse in sede di bilancio iniziale di previsione (cultura, turismo, protezione civile, consorzi di bonifica e altro).  

Le critiche di Orsomarso

Ai lavori della Commissione ha preso parte anche il vicepresidente della Giunta Antonio Viscomi che illustrato lo stato di avanzamento dell’interlocuzione in corso con la Corte dei Conti per arrivare all’allineamento della spesa. Punto sul quale si sono concentrati i rilievi critici di Fausto Orsomarso, il quale pur apprezzando lo sforzo messo in atto dagli Uffici, ha comunque stigmatizzato i ritardi della giunta specie sulla liquidazione della Afor, che contribuiscono ad appesantire i conti della Regione.

 

Riccardo Tripepi