Catanzaro - La proclamazione degli eletti si attende ormai da dieci giorni. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare quanto meno il dato definitivo per quel che concerne l'elezione del presidente. Poi inizierà la verifica per le candidature al consiglio regionale. L'annuncio ufficiale della nuova composizione di palazzo "Campanella potrebbe arrivare entro la fine di questa settimana, o forse addirittura nella prossima. Intanto Mario Oliverio lavora alla sua squadra. Il neogovernatore, al contrario di quanto era apparso nei primi giorni, avrebbe rinunciato ad alcune prerogative. Da quanto si sa, non verranno richieste le dimissioni da consigliere agli aspiranti assessori. E probabilmente non verranno neppure interpellati i tecnici. Nella giunta non ci sarà spazio per i professori come invece era sembrato in un primo momento. Si tratterà con ogni probabilità di un monocolore Pd. Tra eletti e non. Altissime le quotazioni del cosentino Carlo Guccione. La provincia di Reggio potrebbe ottenere l'investitura di Antonino De Gaetano estromesso all'ultimo momento dalla lista democrat, insieme a Sulla  e Principe. Spazio anche alle quote rosa. Due le donne. Si fanno con insistenza i nomi Maria Francesca Corigliano e Simona Dalla Chiesa. Non si escludono del tutto le ipotesi Irto e Battaglia. Possibile anche un incarico per Gianni Speranza per Sinistra ecologia e libertà. Niente da fare invece per la lista di Campo Democratico che non avrà esponenti in giunta. Da capire pure se entrerà in esecutivo Tonino Scalzo e soprattutto come si risolverà il dualismo tutto lametino e catanzarese con Vincenzo Antonio Ciconte. Quest'ultimo concorre alla presidenza del consiglio. Ma per la successione a Francesco Talarico in gioco c'è niente meno che Pino Gentile ovviamente in caso di accordo con il Nuovo Centrodestra che prosegue le sue aperture di credito a Mario Oliverio. Insomma a Cosenza potrebbe andare oltre che il capo della giunta anche quello dell'assemblea. Un boccone indigesto che difficilmente verrebbe digerito dalle altre province. Soprattutto di quelle destinate come Vibo e Crotone a rimanere magari a bocca asciutta.