Adesso l'atto passerà in Consiglio per la presa d'atto. Per la giornata di oggi previsto anche un faccia a faccia tra il governatore facente funzioni e il presidente del Consiglio Mimmo Tallini per stilare l'agenda politica verso le elezioni
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È stato il primo atto assunto dalla giunta guidata da Nino Spirlì quello che riguarda l’intitolazione della Cittadella alla governatrice Jole Santelli.
L’idea si era fatta largo, anche attraverso i social, subito dopo la prematura scomparsa della presidente poi si è trasformata in proposta concreta dopo le parole degli assessori Gianluca Gallo e Fausto Orsomarso.
La proposta è stata poi condivisa poi anche da tutti e 30 i consiglieri regionali che in modo bipartisan hanno sottoscritto un documento con il quale hanno chiesto di procedere all’intitolazione dicendosi certi di interpretare il comune sentire dei calabresi. Da qualche minuto la decisione è stata assunta dall’esecutivo regionale con la delibera n. 289 e passerà al Consiglio per la definitiva presa d'atto.
Le motivazioni
Nelle motivazioni della delibera approvata dall’esecutivo viene ribadito «l’altissimo impegno profuso da Jole Santelli in favore della Calabria, manifestando con tenacia e determinazione, in ogni sede istituzionale, la sua inequivocabile volontà di promuovere una nuova immagine della propria terra».
«L’amministrazione regionale - è scritto ancora - intende onorare e perpetuare la memoria del suo presidente, prima donna presidente della Regione Calabria, che ha sempre amato e onorato la sua terra impegnandosi con tenacia e coraggio nello svolgimento delle sue funzioni sino al momento più estremo della sua esistenza in vita».
«Il presidente del Consiglio regionale e tutti i consiglieri regionali - continua ancora la delibera approvata dalla Giunta – nel tradurre anche i desiderata della collettività calabrese e i segni di assoluta stima provenienti dalle più alte cariche dello Stato e, in particolare, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, dai presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, dalla Conferenza Stato-Regioni, nonché in considerazione delle espressioni di ammirazione che si sono registrate intorno alla figura del presidente Jole Santelli da tutto il mondo politico, dalle amministrazioni locali, e dalla società civile – hanno approvato una mozione affinché la Regione Calabria dia un segno tangibile, capace di commemorare la figura della presidente Jole Santelli, intitolandole il Palazzo della Cittadella regionale, quale simbolo delle Istituzioni e dell'unità della Calabria».
La Giunta ritiene dunque «doveroso formalizzare il predetto intendimento in un atto che lasci perennemente impresso nella memoria di tutti l’intenso impegno politico-istituzionale del presidente Santelli e il suo indiscusso esempio di orgoglio, forza e dignità nella guida dell’ente regionale, riportandolo all’attenzione e alla considerazione nel dibattito nazionale, anche in un periodo storico caratterizzato da una straordinaria emergenza sanitari».
Sirlì: «Noi saremo sempre giunta Santelli»
«In termini burocratici direi un atto dovuto, ma in realtà non è così. È qualcosa di più. Pur essendo una delibera di Giunta, è stata fatta con lucido sentimento. Tutta la Giunta - ha detto Spirlì - sin dai primi istanti di questa tristissima pagina di storia della Calabria, ha deciso subito di personalizzare su Jole non solo i progetti, non solo i sentimenti, ma proprio questa casa dei calabresi che diventa tale e di Jole che i calabresi li ha amati e li ama.
Da questo momento non c’è solo l’ufficio del presidente, ma ogni stanza, ogni salone, ogni scala, sottoscala o ascensore è Jole Santelli. Abbiamo condiviso questa decisione importante con il presidente del Consiglio regionale e con tutti calabresi e con tutti coloro i quali in questi giorni ci hanno affettuosamente inondato di questa richiesta, ma era già una decisione che avevamo assolutamente fatto nostra dai primi istanti. Certo si sentirà una forte mancanza, perché Jole non è qui con noi, ma non si sentirà la mancanza di quella meravigliosa atmosfera, di quell’aria così libera, così amica, così affettuosa, che Jole ha portato dentro la politica, dentro le istituzioni, nel cuore di tutte le case dei calabresi che l’hanno omaggiata con un amore immenso nei giorni del passaggio da questa terra. Ma ciò è arrivato anche fuori dalla Calabria.
Le istituzioni ai massimi livelli dal presidente Mattarella, al presidente Conte, ai presidenti di Camera e Senato, ai ministri, senatori e deputati che sono intervenuti ai funerali in forma privata e in forma pubblica, a tutti i sindaci che l’hanno omaggiata con la loro presenza. È stato un momento incredibile e tanti calabresi che sono venuti a salutarla meritavano che fossero tempi brevi quelli dell’intitolazione di questo palazzo. Finalmente non sarà solo una Cittadella, ma sarà la Cittadella regionale Jole Santelli. In questo tempo che ci sarà consegnato fino alle prossime elezioni noi saremo sempre Giunta Santelli, Amministrazione Santelli a tutti i livelli».
La Regione si prepara al voto
La politica ancora sotto shock però dovrà mettersi subito al lavoro anche per accompagnare la Regione al voto. Il vicepresidente Spirlì e il presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini sono già in contatto e dovrebbero avere un faccia a faccia nelle prossime ore per cominciare a pianificare l’agenda.
Tallini ha sconvocato la Conferenza dei capigruppo che era prevista per oggi proprio per decidere la linea con il governo regionale. Poi procederà a una nuova convocazione dei rappresentanti dei partiti in Consiglio per stabilire la data di quella che potrebbe essere l’ultima seduta della legislatura. A meno che non si ritenga necessario indifferibile che sia palazzo Campanella a dover approvare le modifiche necessarie alla legge elettorale per introdurre la doppia preferenza di genere. Adempimento che però potrebbe essere compiuto dal governo nazionale così come avvenuto per la Puglia.
Ci sarà poi da capire la tempistica per la convocazione delle elezioni sulla quale ci sono diverse interpretazione in punto di diritto, ma che deve fare i conti soprattutto con la linea dei contagi da Coronavirus che hanno proprio ieri indotto a una nuova stretta il governo Conte.