L'imprenditore catanzarese aveva ottenuto l'incarico dal presidente f.f. nei giorni scorsi, ma dopo il sì iniziale ha scelto di rifiutare l'offerta: troppi gli impegni professionali già in corso per supportare anche la Regione
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Aveva ottenuto l'incarico pochi giorni fa, ma «dopo un periodo di seria e profonda riflessione personale» ha deciso di rinunciarvi. Daniele Rossi non sarà più consulente di Nino Spirlì. L'imprenditore catanzarese, dalla sua pagina Facebook, fa sapere di non essere in grado di occuparsi anche di questo, visti i molteplici impegni personali. Il sì iniziale, figlio «del sincero entusiasmo e dell’intenzione di poter contribuire fattivamente allo sviluppo della nostra Regione», è diventato un no. «Non credo di poter mettere a servizio della Calabria il massimo impegno di cui sarei capace e la più ampia disponibilità», scrive Rossi, spiegando di non poter profondere le dovute energie nella Cittadella visto che ha già parecchio da fare come presidente della Camera di Commercio di Catanzaro – incarico «sin qui svolto a titolo gratuito e con spirito di servizio per tutte le categorie produttive della provincia con cui ho assunto un obbligo soprattutto morale» - e membro del cda di Sacal.
Poco tempo per fare tutto
Stando così le cose, meglio che a supportare il presidente f.f. sia qualcun altro. «Ho intenzione di portare a compimento fino in fondo i doveri assunti con le categorie produttive e con la società aeroportuale – prosegue Rossi - pertanto ritengo sia giusto e opportuno che il ruolo di consulente del presidente della Giunta regionale venga ricoperto da chi può svolgerlo con la dedizione che merita. Proprio per il limitato lasso di tempo nel quale il compito si esaurirà, infatti, sarà necessario che il consulente profonda ogni energia possibile, senza limitazioni».
Grazie e arrivederci
Ma il dietrofront non dipende solo dal poco tempo a disposizione. «Il delicato momento politico regionale e la prossima competizione elettorale – aggiunge ancora l'imprenditore - sono elementi di contesto che, per mia natura, non mi permetterebbero di affrontare con la giusta serenità il ruolo per il quale ero stato designato». Così non resta che «ringraziare il presidente Spirlì e tutta la Giunta regionale per la stima dimostrata nei miei confronti e per l’opportunità offertami», ma tocca rifiutare l'offerta. «Sono sicuro – conclude - che saranno in grado di scegliere un collaboratore che più e meglio di me saprà contribuire a far progredire la nostra regione».