L’organismo consiliare, facendo seguito alle precedenti sedute e dopo aver preso atto del parere dell’Avvocatura regionale e della memoria del settore legale del Consiglio, ha deliberato di proporre al Consiglio regionale la convalida dell’elezione di  D’Agostino. La questione verrà inserita all’ordine del giorno della prima seduta dell’Assemblea dopo la pausa estiva.

 

La Giunta delle elezioni, su proposta del presidente Romeo, ha altresì deciso di rendere pubblici tutti gli atti esaminati. 

      

Sia la memoria presentata dai legali di D’Agostino che il parere dell’Avvocatura regionale si sono conformati all’interpretazione che vede i fatti contestati al consigliere come non perseguibili dalla legge che disciplina l’incandidabilità.

 

D’Agostino nel 1986 viene denunciato per trasporto e detenzione di armi da fuoco con l’apertura di un procedimento che finirà con il patteggiamento nel 1993. La legge che prevede l’incandidabilità per questo genere di reato, invece, è del 1999 e dispone solo per il futuro.

 

Interpretazione che ha convinto i componenti della giunta per le elezioni a votare in maniera unanime per la conferma del consigliere.

 

La decisione, tuttavia, non avrebbe influenze sulla scelta che D’Agostino ha fatto in ordine all’autosospensione dalla carica di vicepresidente del Consiglio. Quest’ultima, infatti, è maturata in seguito al suo coinvolgimento nelle ultime inchieste della Procura di Reggio, come iniziativa personale del consigliere della Oliverio presidente per non prestare il fianco a strumentalizzazioni, così come lui stesso ha dichiarato.

Al termine dei lavori il presidente Romeo ha spiegato il percorso seguito dall’organismo. “Abbiamo valutato il parere dell’Avvocatura e la memoria fornita dal Settore legale e abbiamo avuto modo di riscontrare come non esistano cause di incandidabilità e di incompatibilità per il consigliere D’Agostino.  Abbiamo quindi deciso di proporre al Consiglio in maniera unanime la conferma della sua elezione”.

 

“Abbiamo deciso di rendere pubblici i pareri legali – ha proseguito Romeo - così chiunque voglia può approfondire la vicenda nel massimo della trasparenza possibile. In ogni caso – conclude – va precisato che i pareri raccolti sottolineano una cosa che già la Prefettura nel segnalare al Consiglio la  condanna di D’Agostino aveva comunicato e cioè che la stessa condanna è precedente alla legge del 99 e quindi non ricade nel suo ambito di applicazione”.

 

La decisione della giunta per le elezioni sarà immediatamente trasmessa al Consiglio al fine di consentire al presidente Irto la sua convocazione.

Riccardo Tripepi