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A poco meno di un mese dalle regionali dello scorso ventitré novembre, ancora nulla da fare. La corte d’Appello di Catanzaro non ha comunicato alcuna buona nuova agli eletti. La proclamazione rimane un miraggio. Buon per i consiglieri uscenti che continuano ad usufruire delle spettanze. Un ritardo che rischia di incidere non poco sui provvedimenti più stringenti. A partire dal rendiconto finanziario. Intanto Wanda Ferro continua a reclamare il suo seggio. A fianco della candidata del centrodestra alla presidenza della regione, anche il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e addirittura Altero Matteoli. A deciderne le sorti, sarà però un tribunale. Come sempre accade in questi casi. Sui tavoli della politica si ragiona di ben altro. In primis di incarichi. Sul piatto più a Roma che in Calabria l’elezione di Pino Gentile alla presidenza del consiglio regionale. Il Nuovo Centrodestra sarebbe già partito in pressing su Quagliariello per ottenere l’investitura. Non si esclude che nei prossimi giorni sia lo stesso Mario Oliverio ad essere richiamato all’ordine dal premier a cui il governatore della regione si è sensibilmente avvicinato dopo la sua elezione. Difficilmente il neopresidente farà passi indietro. L’alleanza di governo in Calabria non potrà essere riproposta. La potente famiglia bruzia si è macchiata di un peccato difficile da perdonare: ha amministrato per cinque anni con Giuseppe Scopelliti.