Tra il 20 e il 22 marzo una pesante mareggiata ha messo in ginocchio la costa tirrenica cosentina e catanzarese. La provincia di Cosenza, seppur con carenza di risorse, nell’immediatezza dei fatti calamitosi aveva  deliberato un sostegno che seppur modesto cercava di venire incontro agli ingenti danni subiti dagli operatori turistici e dei proprietari di immobili lungo la costa danneggiata dalle inondazioni. Il 5 aprile, infatti, aveva deliberato di stanziare 1000 euro a chilometro di costa ricadente in ogni singolo comune colpito dalla calamità. Di esonerare dalla TEFA (pari al 5%) quelle attività commerciali ricadenti su ogni lungomare previa certificazione del comune interessato. E infine di partecipare all’istituendo tavolo tecnico presso la Regione Calabria.  La Regione, infatti, considerato i danni aveva deciso di dichiarare lo stato di calamità.

Tuttavia, i giorni passano, la stagione estiva incombe, ma del tavolo tecnico della Regione ancora non si intravede nemmeno l’ombra. I tempi biblici del pachiderma Regione, si rivelano ancora una volta devastanti per coloro che confidavano in un concreto sostegno da parte dell’ente regionale dopo essere stati messi in ginocchio dalla calamità, proprio alla vigilia dei preparativi della stagione turistica. Ci viene naturale, dunque, chiedere al Presidente Oliverio e a quel che resta della Giunta regionale: che fine ha fatto il tavolo tecnico annunciato? Ci auguriamo che non sia stato risucchiato in quel buco nero senza spazio e senza tempo nel quale è stato risucchiato il tanto decantato e annunciato rimpasto.

 

Pa.Mo.

 

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