Da consulente per la sanità a figura sempre più centrale nei gangli della cittadella regionale: sarà Agostino Miozzo, ex dirigente della Protezione Civile Nazionale e membro del Comitato Tecnico Scientifico del Covid, a gestire le relazioni della Regione Calabria con Bruxelles, a capo di un servizio di Assistenza Tecnica in materia di relazioni internazionali e comunitarie

Ieri, attraverso una nota ufficiale, la Regione Calabria aveva annunciato l’intenzione di procedere alla “formalizzazione delle procedure e delle metodologie necessarie alla corretta gestione delle relazioni e delle cooperazioni trasnazionali da parte di tutti gli uffici, con la messa a sistema delle sedi di Germaneto, Roma e Bruxelles”. Una criticità, quella della sede di Bruxelles, che ha da sempre sollevato enormi polemiche, per i costi sostenuti a fronte di uffici perennemente vuoti. Una sorta di coordinamento delle relazioni istituzionali, affidato ad un uomo delle istituzioni di grande esperienza non solo nelle emergenze, per come è conosciuto da gran parte dell’opinione pubblica, ma anche e soprattutto nella gestione dei team e delle relazioni internazionali. Dal 2010 al 2014, infatti, Miozzo ha lavorato nell’European External Action Service, il servizio diplomatico dell’Unione Europea: per intenderci, il servizio retto in questo momento da Josep Borrell, che sta lavorando alla crisi ucraina ed alle relazioni diplomatiche dell’Unione Europea con la Russia e il governo retto da Zelensky.

Agostino Miozzo, il superconsulente di Roberto Occhiuto tra Roma e Bruxelles

In questi mesi, il ruolo e l’influenza di Miozzo nei corridoi di Germaneto è andata crescendo: come in molti ricorderanno era uno dei nomi forti per ricoprire il ruolo di commissario alla sanità nei giorni del balletto in cui i nomi si rincorrevano tra conferme e smentite, fino ad arrivare al nome di Guido Longo. L’arrivo di Roberto Occhiuto e la sua conseguente nomina a commissario alla sanità ha portato ad una ricostruzione del settore: proprio in questa veste è stato chiamato Miozzo, nella figura di consulente per la sanità e per l’emergenza Covid. In questi mesi, la sua figura è diventata sempre più centrale nella gestione delle criticità e delle relazioni esterne: ha curato il progetto per l’assistenza Covid attraverso la telemedicina in collaborazione con il Bambin Gesù di Roma, ha partecipato agli incontri sulla sanità, è stato inserito nella task force per l’accoglienza dei profughi ucraini ed ha addirittura partecipato agli incontri sull’emergenza incendi. 

Negli ultimi mesi la sua figura è stata sempre più presente ed è stato visto spesso a Bruxelles insieme all’Autorità di Gestione del POR Calabria, il dirigente del Dipartimento Programmazione Maurizio Nicolai che ha intrattenuto finora i rapporti con la DG Regio e con i funzionari della Commissione Europea che si occupano dei dossier (numerosi e complessi) dedicati alla Calabria.

La nomina di Miozzo non è ancora stata ufficializzata: nella giornata di ieri, secondo la nota emessa dal portavoce del presidente Occhiuto, è stata firmata la delibera che crea questo team di assistenza tecnica. Come confermato dallo stesso ufficio stampa del governatore Occhiuto, interpellato sul tema, «Agostino Miozzo è un consulente di stretta fiducia del presidente Occhiuto che ha alle spalle una lunga esperienza in campo internazionale ed in particolare nelle politiche europee, con esperienze specifiche nelle istituzioni di Bruxelles». Una nomina quindi estremamente ragionata, sulla base delle criticità che la Regione Calabria ha affrontato e dovrà affrontare nei prossimi mesi.

Spesa ancora in alto mare, dossier infrazioni e nuova programmazione le urgenze di Miozzo

Sono tante le criticità che sin da subito dovrà affrontare Miozzo. Il consulente del presidente, che già da qualche mese è stato visto fare puntate sparse a Bruxelles insieme all’AdG Nicolai, avrà da subito alcune relazioni spinose da dover affrontare: in primis l’avanzamento della spesa del POR 2014-2020, ancora in alto mare. Nello scorso mese di giugno è stata richiesta una rimodulazione (una modifica tecnica sul cofinanziamento legato al Covid) ma l’indice di spesa è ancora troppo basso e il rischio che si arrivi al 31 dicembre 2023 senza spendere tutti i fondi a disposizione è ancora troppo alto: questa evenienza andrà scongiurata, anche per non indisporre i funzionari della Commissione Europea e della DG Regio che, con la commissaria Ferreira in primis, hanno garantito ampia fiducia e disponibilità al presidente Occhiuto ed al dossier Calabria. A questa si lega, anche, la nuova programmazione: il POR 2021-2023 è stato sottoposto all’approvazione di Bruxelles ma ancora non è arrivato il via libera, a causa di alcune modifiche che devono ancora avere l’ok da parte della Commissione. Inoltre, restano ancora sul tavolo i dossier di infrazione come depurazione e rifiuti, sui quali si è lavorato tanto ma ancora non in maniera sufficiente a chiudere tutte le procedure di infrazione.

Sarà adesso cura di Agostino Miozzo cercare di tessere le fila di questi rapporti istituzionali tra Catanzaro, Roma e Bruxelles: un vero e proprio pivot, per utilizzare un termine sportivo, che dovrà centralizzare i rapporti, evitare gli incidenti diplomatici e tessere le tele per districare i tanti nodi che ancora sono presenti più che mai nell’ordito immaginato dal presidente Occhiuto per la sua Calabria.