Il piatto forte di giornata era ovviamente un altro: il Ponte sullo Stretto, al centro del vertice di questa mattina tra il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e i governatori di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani . Ma l’entusiasmo per la riapertura ufficiale del dossier sulla mega opera («questa è la volta buona, sarebbe bello se i lavori iniziassero nel 2023») non ha impedito al presidente calabrese di affrontare un argomento, certo meno epocale, come quello della ricomposizione della Giunta regionale.

Dieci minuti 

Fonti qualificate della Lega confermano che Salvini e Occhiuto, al termine del vertice sul Ponte, si sarebbero intrattenuti «dieci minuti» per un primo faccia a faccia sul nuovo esecutivo calabrese. 

Al Carroccio tocca infatti indicare l’assessore che dovrà prendere il posto di Tilde Minasi, appena eletta in Senato. Fratelli d’Italia dovrà invece designare il sostituto di Fausto Orsomarso, anche lui neo parlamentare. 

Salvini e Occhiuto per ora avrebbero preferito mantenere top secret i contenuti della chiacchierata, ma da ambienti leghisti trapela l’indiscrezione secondo cui sarebbe previsto un nuovo contatto già per domani. 

È comunque probabile che, nel primo vis-à-vis, il ministro e il governatore abbiano discusso dello schema da seguire per la sostituzione di Minasi e delle relative deleghe da assegnare al nuovo assessore. 

E i meloniani 

Occhiuto, racconta chi sta seguendo da vicino la trattativa, vorrebbe approfittare della trasferta romana per discutere dei nuovi assetti della Giunta anche con i responsabili di Fdi. Non è quindi escluso che nelle prossime ore il presidente incontri il responsabile dell’Organizzazione dei meloniani, Giovanni Donzelli.  

Entro questa settimana 

Gli addetti ai lavori sono convinti che la ricomposizione della Giunta possa essere ultimata entro questa settimana.  Occhiuto, da parte sua, avrebbe manifestato ai partiti alleati piena disponibilità sui nomi e non solo, a patto che non vengano alterati gli equilibri dell’esecutivo, raggiunti ormai un anno fa. 

Il governatore non avrebbe insomma nulla in contrario se, ad esempio, fosse Fdi a indicare un assessore donna al posto della Lega. Ma un accordo di questo tipo, avrebbe già chiarito agli sherpa dei due partiti, «dipende da voi, non da me».

Ogni indiscrezione sui possibili neo componenti dell’esecutivo, in questo momento, rischia quindi di essere azzardata. Bisognerà prima capire in che modo vorranno procedere Fdi e Lega.

I nomi 

A equilibri immutati, il partito di Meloni potrebbe schierare il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, dato per favorito rispetto all’altro pretendente, il coordinatore cosentino Angelo Brutto. 

Nella Lega ci sono poche certezze. Una è che Simona Loizzo, appena eletta alla Camera dopo un anno da consigliera regionale, non avrebbe alcuna intenzione di entrare nella Giunta Occhiuto. E allora su chi potrebbe puntare Salvini? Si fanno i nomi di Caterina Capponi, Emma Staine e Francesca Porpiglia. Anche se più di un dirigente leghista avverte: «Matteo stupirà tutti, vedrete».