Il capogruppo di “Jole Santelli presidente” ne nomina un terzo nonostante le norme consentano di averne al massimo un paio. E lo stipendio da 2800 euro sarà diviso in tre “metà” da 1.400 euro ciascuna
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Con gli esperti, diceva Napoleone, le cose più semplici diventano difficili. Perfino moltiplicare 50 per 3 e accorgersi che non fa 100, verrebbe da dire dopo la nuova nomina extra decisa da Vito Pitaro per il suo staff. Stando all'ultimo Burc pubblicato, il capogruppo della lista “Jole Santelli presidente” ha infatti deciso di seguire l'esempio bipartisan dei colleghi Bevacqua e Graziano ed infischiarsi delle desuete – almeno nel consiglio regionale calabrese – regole dell'aritmetica utilizzate nel resto del pianeta. Così ai suoi due collaboratori esperti al 50% ne ha aggiunto un terzo, al 50% anche lui.
Uno stipendio a metà o no?
Com'è noto, i consiglieri hanno diritto, oltre al supporto di dipendenti regionali, anche a quello di tre esterni di fiducia: un autista, un collaboratore esperto e un responsabile amministrativo. Quasi tutti i nostri eletti, però, sfruttano un cavillo grazie al quale per ognuno dei ruoli appena elencati si possono incaricare due soggetti differenti, purché dividano a metà lo stipendio che sarebbe spettato a uno di loro se fosse stato l'unico nominato. La pratica è talmente diffusa che è raro trovare nelle strutture dei consiglieri qualcuno che abbia un incarico al 100%. Ma ce ne sono tre in cui per lo stesso lavoro si pagano altrettante persone, come se a svolgerlo fossero soltanto in due.
Non c'è due senza tre
Se Bevacqua era stato il pioniere di questa trovata con i suoi tre autisti e Graziano il discepolo dai tre responsabili amministrativi, il forzista Pitaro è colui che ha applicato l'innovativo metodo di calcolo ai suoi collaboratori esperti. Il 16 gennaio – dato che i loro incarichi si erano conclusi un paio di settimane prima con la notte di San Silvestro – ha rinominato quelli scelti tra la primavera e l'estate del 2020: Ilario Cosimo Tripodi, assessore del comune di Brognaturo (VV), e Domenico Manti. Per loro, i consueti 1.395 euro lordi al mese ciascuno e posto assicurato almeno fino al 15 maggio 2021, «data presunta di fine legislatura salvo revoca anticipata o di cessazione per qualsiasi causa della carica di consigliere di Vito Pitaro». Questo recita il bollettino ufficiale della Regione Calabria, a quanto pare non troppo aggiornato sulle ultime evoluzioni relative alla data delle prossime elezioni.
Il valore dell'esperienza
A Pitaro, però, in un periodo di attività frenetiche come questo in cui il Consiglio è chiamato a occuparsi solo di ordinaria amministrazione, due portaborse devono essere sembrati insufficienti. E così è arrivata la promozione a collaboratore esperto anche per Mario Megna, pure lui come i colleghi al 50%. Megna - già assessore e vice sindaco di Crotone ai tempi di Peppino Vallone e di recente passato da Fi al Gruppo misto nel consiglio comunale pitagorico – aveva già fatto parte della struttura di Pitaro per un mese e mezzo. Entrato anche lui il 16 gennaio, fino al 25 febbraio aveva fatto da autista al 50% al suo consigliere regionale di riferimento, guadagnandosi così poco meno di 1.600 euro, rimborsi esclusi. Megna, d'altra parte, di spostamenti ne sa parecchio, essendo passato nei suoi anni in politica da Pd, Idv, civiche e Forza Italia prima del trasferimento nel Misto. Ma Pitaro, evidentemente deluso dalla sua abilità al volante, ha pensato che forse sarebbe stato meglio avvalersi dei suoi servigi in altri ambiti, quelli di cui il crotonese (ma salernitano di nascita) si era già occupato nella scorsa consiliatura regionale al servizio di Enzo Ciconte. E così una settimana fa lo ha richiamato in struttura come collaboratore esperto, sempre al 50%. Come Tripodi e Manti, i cui incarichi però risultano tuttora in corso. Anche per Megna ci saranno 1.395 euro al mese fino al 15 maggio. Perché alla Regione, proprio come nel proverbio, dove si mangia in due si mangia anche in tre.
giuliani@lactv.it