«Nessuno si è mai sognato di intaccare la libertà e l’autonomia di scelta del consigliere Francesco Pitaro. Però ci sono modi e modi di adottare e comunicare le proprie legittime scelte e anche la tempistica, in un momento difficile per tutti e a soli tre giorni dal primo consiglio regionale, lascia perplessi. Ma più che dare adito ad ulteriori polemiche, vorremmo ribadire, per amor di verità, che la questione è davvero, come Pitaro dice, politica. Ma lo è nel senso più alto del termine, quello che attiene direttamente alla democrazia, e non certo all’avvilente disputa sulla distribuzione delle poltrone che si tenta di nascondere tacciando gli altri di scarso comprendonio».

Così i consiglieri regionali di “Io resto in Calabria” Graziano di Natale e Marcello Anastasi commentano la decisione di Pitaro, eletto nella lista di Iric, di aderire al gruppo Misto.

«Non ha accettato il metodo democratico»

Proseguono Di Natale e Anastasi: «Pitaro non ha accettato il metodo democratico con cui il nostro gruppo ha fatto le sue scelte. Abbiamo indicato in maniera collegiale chi per noi dovesse essere il segretario-questore. Lo abbiamo fatto insieme, confrontandoci apertamente. L’unico contrario è stato proprio Pitaro che pretendeva per se stesso quella carica, ma quando la sua pretesa è stata democraticamente bocciata, invece di adeguarsi al volere del gruppo, pur legittimamente esprimendo il suo dissenso, ha deciso di prendere il pallone e portarselo via solo perché non aveva vinto lui».

«Ora – concludono i due consiglieri regionali – potrà giocare la sua partita in solitaria o con nuovi compagni di squadra, ma ci auguriamo che lo faccia nel rispetto della dignità politica e dell’intelligenza altrui. La logica del gruppo, e non del singolo, per noi deve sempre prevalere».