L’imprenditrice cosentina conferma la sua candidatura. Ma la questione non è ancora chiusa. Nel Pd sono numerose le proteste e Letta ha convocato tutti a Roma
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È la stessa Maria Antonietta Ventura a confermare la richiesta formale a candidarsi alla presidenza della Regione Calabria che le sarebbe venuta da Letta e Conte. «Sono ancora frastornata - ha detto all'Ansa - e sto cercando di riprendermi. È una situazione completamente nuova nella quale devo cercare di calarmi al più presto. Ho accettato appena mi è stato proposto di candidarmi.
Cinquantatre anni, presidente del Comitato regionale per l'Unicef e presidente del Cda del Gruppo Ventura, che opera nel settore industriale dell'armamento ferroviario, vive e lavora in Calabria, a San Lucido, nel Cosentino.
«Io - ha aggiunto - immagino una Calabria più semplice e fruibile per tutto, perché abbiamo le potenzialità per diventare il posto più bello del mondo. Una terra che già di suo è meravigliosa ma che deve diventare soprattutto vivibile, dove non deve essere tutto complicato. Qui da noi, e lo sappiamo bene, è complicato fare impresa, accedere in ospedale, portare i propri figli all'asilo, tutti temi sui quali si può e si deve lavorare».
Parole che sembrano prescindere dalla bufera che si è scatenata all’interno del Partito democratico calabrese, da dove si levano numerose voci di dissenso soprattutto con riguardo al metodo adottato dalla segreteria nazionale. Tanto che il segretario Enrico Letta ha convocato nelle prossime ore una riunione urgente a Roma dove confluiranno i maggiori esponenti e dirigenti del partito in Calabria.