CATANZARO – La legge elettorale calabrese si cambierà. Verrà modificata, soprattutto la soglia di sbarramento, fissata al 15%, votata dalla maggioranza qualche settimana fa, ma che non piace ai piani alti del Governo. Il presidente, Francesco Talarico, ha disposto la convocazione del Consiglio regionale per giovedi' 11 settembre con inizio alle ore 12. Oggetto della seduta, proprio, la proposta di modifica della legge elettorale con il recepimento delle osservazioni del Governo. ''Portiamo cosi a compimento - ha commentato il presidente Talarico - tutti gli impegni cui abbiamo dato assoluta priorita' all'indomani delle dimissioni del presidente Scopelliti: lo Statuto regionale, l'approvazione dell'assestamento di bilancio e dei fondi comunitari per dare risposte alle imprese, alle famiglie ed al sistema economico e sociale calabrese e infine la legge elettorale.

 

Tra spiegazioni e frecciate. “Avremmo potuto benissimo far valere le nostre ragioni, come si e' fatto per lo Statuto, anche per quanto riguarda la Legge elettorale dinanzi alla Corte costituzionale, convinti come siamo che le posizioni da noi piu' volte esplicitate siano piu' che costituzionalmente fondate. Infatti, l'obiettivo dello sbarramento del 15 per cento era quello di assicurare la governabilita', evitando frammentazioni strumentali, senza pregiudicare la partecipazione delle forze politiche principali alla competizione elettorale. Ma, proprio al fine di evitare che nel prosieguo la nuova legislatura corra il rischio d'incorrere in problematiche giudiziarie, ho deciso di convocare un'apposita seduta di Consiglio''. ''Liberissimo ognuno, come avvenuto in questi ultimi mesi, di sproloquiare dando linfa alla peggiore antipolitica, tuttavia rimarco che, nell'attivita' istituzionale, ci siamo sempre mossi - conclude il presidente Talarico - con l'intento di recuperare la fiducia dei cittadini ma soprattutto avendo il massimo rispetto della democrazia e della legalita', consapevoli che gli interessi preminenti da tutelare siano quelli della Calabria e dei calabresi''.