L’avvocato ed esponente del Partito del Carroccio: «I calabresi hanno bisogno di certezze e di fattività»
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Sulla situazione politica in Calabria riportiamo il commento di Carlo Salvo, esponente Lega.
«L’attesa per il responso regionale dell’Umbria, tiene con il fiato sospeso i politici ed aspiranti calabresi. Mentre si fantastica sulle proprie ambizioni personali, il popolo calabrese piange. Sembra che il problema principale da risolvere sia legato ad un nome da spendere alla carica di governatore, tutto il resto passa in secondo, terzo e quarto piano. L’agricoltura, l’industria, il commercio, le vie di comunicazioni, l’occupazione giovanile, la sanità, gli anziani, i disabili ecc. non costituiscono oggetto di attenzione e di interesse per coloro i quali si affacciano o vogliono proseguire il cammino politico - istituzionale, fallimentare, intrapreso nel corso dei precedenti anni.
La Calabria non merita questo trattamento, ai calabresi non interessano le vuote ambizioni personali, ma progetti seri e fattibili affinché possa iniziare l’opera di risanamento, da sempre attesa e mai intrapresa. Nessun rappresentante politico, fino ad oggi, ci ha attenzionato di un progetto genuino e fattibile che abbracci tutti i settori dell’economia, compresi quelli relativi al benessere dei cittadini ed alla qualità della vita che in Calabria oggi è pari a zero. I calabresi hanno bisogno di certezze e di fattività, di rappresentanti che antepongano ai loro interessi personali quelli della Calabria e che si spendano per la realizzazione di tutte quelle opere, infrastrutture e progetti essenziali, affinché la ripresa sia cosa possibile e non mera illusione. È evidente che non si può riporre la fiducia sui partiti tradizionali che fino ad oggi hanno tenuto banco in Calabria, se non altro perché hanno dimostrato una disaffezione nei confronti dei Calabresi ed un disinteressamento per i numerosi problemi della Calabria.
Abbiamo bisogno di un cambiamento vero, di sperimentare e mettete alla prova l’unico partito politico che mai, fino ad oggi, ha chiesto la fiducia all’elettorato della nostra regione. Piaccia o non piaccia, la Lega di Matteo Salvini rappresenta l’ultima chance per il popolo calabrese, l’ultima possibilità per risollevare la sfortunata sorte di una bellissima regione affossata e distrutta dalla politica e dai suoi rappresentanti rendendola terz’ultima regione più povera d’Europa. È importante che alle prossime consultazioni regionali, il popolo calabrese dia smisurata fiducia alla Lega di Salvini ed al progetto di rinascita calabrese a cui i candidati saranno onerati. Sarà questo un progetto ambizioso, concentrato tutto sugli interessi della Calabria e dei Calabresi, progetto che sarà portato avanti dalla rappresentanza politica in consiglio regionale in sinergia con personalità di alto profilo che coadiuveranno gli stessi in base alle proprie risorse professionali.
Vi è l’intelligente consapevolezza che i rappresentanti politici, da soli, non possono varare tutti gli interventi necessari per la ripresa economica - sociale, se non con una vera e propria task-force di validi professionisti che attraverso le loro esperienze contribuiscono a far sì che le risorse della Calabria siano valorizzate ed investite nel miglior modo possibile. Solo così i nostri giovani diventeranno imprenditori e potranno avere il giusto supporto per avviare attività e professioni ed abbandonare l’idea di un necessario trasferimento per la propria realizzazione di vita lavorativa, i fondi comunitari saranno finalmente utilizzati nel modo migliore. La sanità dovrà essere completamente riorganizzata, i futuri manager non dovranno essere scelti per clientela politica ma tra professionisti liberi da qualsivoglia condizionamento politico e dovranno condividere le linee programmatiche dei professionisti di supporto messi a disposizione dal progetto per la Calabria.
Necessaria sarà la costruzione di Ospedali all’avanguardia in punti strategici della regione, idonei a soddisfare le più svariate esigenze degli utenti con professionalità di alto rilievo il cui contratto non dovrà dipendere dalle scelte politiche di turno, si dovrà scegliere secondo il parametro meritocratico. In ultimo, le vie di comunicazione dovranno rispondere ai criteri di avanguardia, seguiti da tecnici distanti dalle logiche politiche e condizionamenti di altra natura.
Si può? Si può e si deve fare. Le risorse regionali insieme ai fondi comunitari sono più che sufficienti per la realizzazione delle opere essenziali che fino ad oggi non sono state realizzate non solo per l’inefficienza della classe politica ma anche per la scarsa attenzione nei confronti della popolazione tutta».