VIDEO | Il leader della Lega in visita a Serra San Bruno per sostenere Jole Santelli accolto da alcuni contestatori
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«Ho scelto Serra San Bruno anche per la carica di spiritualità religiosa e cristiana che questo luogo possiede». Con queste parole Matteo Salvini ha spiegato – parlando con i giornalisti - la sua scelta di partire, nell’ultima giornata della sua campagna elettorale in Calabria, dalle montagne vibonesi dove come al solito ha riempito la piazza creando il solito di mix di entusiasmo, proposte e attacchi.
«Vinceremo con un distacco di 20 punti» ha detto ancora ai cronisti che – incalzandolo su una campagna elettorale che domani registra l’arrivo di Silvio Berlusconi “solo” per una conferenza stampa – ha risposto: «Più siamo e meglio è».
Salvini ha definito «calabresi nuovi e normali» i calabresi i candidati leghisti, perché «abbiamo preferito no puntare su portatori di pacchetti di voti».
Il segretario leghista ha fatto pure una previsione, rispondendo alle domande dei giornalisti: «Domenica notte farò due telefonate in contemporanea e in diretta per congratularmi sia con Lucia Bergonzoni che con Jole Santelli».
«La Calabria - ha aggiunto - non ha bisogno di “scemo, scemo, scemo” o “vaffanculo”, c'è bisogno di sanità; c'è un buco di 3 miliardi di euro nei bilanci della sanità malgovernata dal Pd».
«Ci sono ogni anno - ha aggiunto Salvini – 50mila calabresi che per curarsi, farsi operare o far la chemioterapia devono pagarsi il treno e l'aereo e farsi 1.000 chilometri. Questa è la vergogna, altro che 'scemo scemo' e i cori da stadio» ha detto ancora riferendosi ai suoi contestatori, parlando poi della necessità di ospedali, punti nascita, centri per patologie come l'Alzheimer, il diabete e per la disabilità. «C'è qualcuno - ha proseguito - che ha paura che arrivi domenica».
«La mia gioia è che sia in Calabria che in Emilia Romagna tantissime persone che hanno votato per una vita a sinistra - e sono convinto che ce ne siano in questa piazza - famiglie con tradizione operaia, tradizione contadina, con i nonni partigiani, domenica voteranno la Lega, perché il Pd ormai è il partito dei banchieri e dei milionari».
«Quelli che parlano di immigrazione – ha aggiunto - che dicono che c'è bisogno di immigrati, che in Calabria c'è bisogno di immigrati, e in Emilia c'è bisogno di immigrati, in Italia c'è bisogno di immigrati, lo fanno non perché sono buoni e generosi, ma perché ci guadagnano un sacco di quattrini sulla pelle di questa gente».
Salvini, che è in Calabria per sostenere la candidata alla presidente della Regione del centrodestra, Jole Santelli, ha aggiunto: «Ci han fatto i miliardi sulla pelle di questa gente. Invece da lunedì - ha proseguito l'ex vice premier e ministro - sapete a quale immigrazione lavoreremo in Calabria e stiamo lavorando nelle regioni dove già governiamo? Permettere di tornare ai figli e ai nipoti della Calabria che sono scappati all'estero per cercare lavoro. Questa - ha detto - è l'immigrazione su cui lavorare».