Una settimana prima del doppio appuntamento elettorale, quello delle regionali e quello per le amministrative di Cosenza, il centrodestra scalda i motori nella convinzione di aggiudicarsi entrambe le competizioni. E nella convention organizzata in Piazza Kennedy manda in scena un duplice passaggio di testimone, quello tra il presidente facente funzioni Nino Spirlì e il candidato Roberto Occhiuto e poi quello tra il sindaco uscente Mario Occhiuto ed il suo vice Francesco Caruso, in corsa per la guida del Comune.

Incontro partecipato a Cosenza

Ad applaudirli una nutrita platea, con in prima fila il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, le parlamentari Maria Tripodi e Wanda Ferro, i rappresentanti dei partiti componenti la coalizione in corsa verso un posto a Palazzo Campanella, tra cui Flavio Cedolia per l’Udc, Giacomo Saccomanno per la Lega, Alfonso Dattolo per Coraggio Italia.

Occhiuto, dai primi passi alla maturità politica

Proprio a Cosenza Roberto Occhiuto ha mosso i primi passi nella politica. Nel 1993 inizia la sua carriera nelle istituzioni con l’elezione in consiglio comunale. «Proprio qui ho tenuto a soli 18 anni il mio primo comizio – ricorda – Questa città mi conosce bene. Anche grazie all’opera di Mario, uno dei sindaci più illuminati del Mezzogiorno, abbiamo fatto molto. Devo dire che ho concentrato la mia campagna elettorale più sulle altre province, ben sapendo che qui comunque c’era un presidio della coalizione di centrodestra ed anche della mia storia, molto radicato. Quindi ero rappresentato in ogni caso».

Sanità, il commissariamento deve cessare

Sulla sanità nessun dubbio: «Il commissariamento deve cessare. I ministri di questo Governo mi hanno conosciuto in qualità di capogruppo di Forza Italia alla Camera e sanno che sono determinato. Se non ci sarà modo di chiudere la fase commissariale subito dopo le elezioni allora il prossimo commissario dovrà essere il presidente della Regione. Non intendo lasciare agli altri la responsabilità di fare ciò che i cittadini calabresi si aspettano dal loro Presidente».

Centrosinistra spaccato

In giornata Amalia Bruni ha lanciato un appello ai candidati della coalizione spingendoli ad un ultimo sforzo sulla base di un presunto sondaggio che la darebbe ad una incollatura da Roberto Occhiuto: «Io mi sento moderatamente ottimista sul risultato elettorale – dice sorridendo l’esponente di Forza Italia – Il centrosinistra è spaccato ovunque. A Roma addirittura ci sono due ex ministri candidati a sindaco, Calenda e Gualtieri, ed anche la Raggi. Eppure ritiene di poter vincere. Anche a Napoli è spaccato e pure in Calabria. Il centrodestra invece qui è unito come altrove. E qui ritengo abbia scelto un candidato alla presidenza con la giusta autorevolezza per richiedere l'attenzione necessaria sulle tante emergenze della Calabria».

«Potevo fare il ministro»

La storia parla chiaro: i capogruppo berlusconiani a Montecitorio, da Renato Brunetta a Maria Stella Gelmini, sono stati poi promossi sul campo con un ruolo di Governo. Roberto Occhiuto ha scelto un’altra strada, rinunciando almeno per il momento, ad una prospettiva da ministro: «A Cosenza ho cominciato da zero. Oggi ci ritorno da candidato alla presidenza della Regione. Quello che mi ha dato la mia città, quello che mi ha dato la Calabria oggi sono chiamato a restituirlo. Se avessi scelto la strada della serenità potevo rimanere in Parlamento. Ho scelto invece di dimostrare al Paese che qui si può governare».