«La Segreteria Regionale del Partito della Rifondazione Comunista, dopo un’attenta analisi della situazione socio-politica della Regione Calabria ed in virtù degli ultimi risultati elettorali in Umbria, superando ogni pregiudizio e ogni forma di critica per le politiche attuate in questi anni, a qualsiasi livello, ritiene di dover continuare a lavorare per contribuire a determinare l’obiettivo comune di mettere insieme   realtà, associazioni, partiti (dal Pd a tutta la Sinistra), che si riconoscano nell’antifascismo, nella lotta alla criminalità e nel pieno rispetto dei principi costituzionali, e che, accogliendo il nostro invito all’unità nelle prossime elezioni regionali, possano offrire alla Calabria, per molti aspetti ridotta allo stremo, una speranza di vero rinnovamento». Così un comunicato della segreteria regionale di Rifondazione comunista.

 

«La delicatissima e difficile fase storica che stiamo vivendo impone di non lasciare  spazio a individualismi, personalismi, frammentazioni, che finirebbero col rendere impraticabile  ogni ipotesi di vero cambiamento. Chi intenda frapporsi ad una finalità così alta, alzando muri e ponendo veti, si assume la responsabilità storica di aver indirettamente sostenuto pericolosi processi involutivi. Ai potenziali candidati alla carica di presidente chiediamo di superare l’obiettivo limitato di un successo personale (peraltro improbabile) e di aprirsi alla collaborazione, per far convergere le forze di tutti sulla ben più ampia finalità comune della rinascita della Regione. Convinti come siamo che non sia questione risolvibile da singoli rappresentanti, riteniamo che si debba lavorare insieme per elaborare una piattaforma programmatica, al centro della quale ci siano ambiente, sanità, lavoro, trasporti, infrastrutture, agricoltura, turismo, puntando ad un’idea di società aperta ed inclusiva, che metta la Calabria nelle condizioni di stare in linea con le Regioni europee».