Il presidente del consiglio comunale del capoluogo bruzio parla delle future elezioni bocciando la gestione del centrodestra e loda lo sforzo della giunta cittadina guidata dal sindaco socialista per mettere in sicurezza i conti del Comune
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Giuseppe Mazzuca, presidente consiglio comunale Cosenza
C’è chi il campo largo lo ha realizzato davvero e lo porta avanti con successo da tre anni. È l’amministrazione comunale di Cosenza, guidata da Franz Caruso, che conta nella sua giunta Veronica Buffone, esponente grillina con delega al Welfare e alla Protezione civile. È un dato politico che Giuseppe Mazzuca, dirigente regionale del Pd e presidente del consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi, rivendica con orgoglio ai microfoni di Cosenza Channel.
«La presenza in giunta di un esponente dei 5 Stelle che non hanno consiglieri comunali è frutto di un accordo politico pre-elettorale al quale il sindaco Franz Caruso ha tenuto fede perché per noi gli accordi hanno ancora un valore. Abbiamo mantenuto un rapporto e lo continuiamo a mantenere con i 5 Stelle che apprezza, perché è un movimento che se una cosa non la gradisce, non la nasconde per cui se mantiene un assessore in giunta, vuole dire che apprezza il lavoro, il metodo e soprattutto la concretezza dell'amministrazione del Caruso».
Un modo per parlare anche delle future regionali. Sebbene manchino due anni la campagna elettorale è già partita con Roberto Occhiuto che ha annunciato la sua ricandidatura. «Il fatto che Roberto Occhiuto abbia annunciato la sua ricandidatura è un problema del centro-destra che a noi non riguarda. Anzi, dobbiamo uscire dalla battaglia sui nomi, ma dobbiamo impegnarci ad elaborare un programma che convinca i calabresi a preferire il centrosinistra. Per quanto riguarda il sindaco Caruso si è messo a disposizione della coalizione e, come è suo costume, ci mette la faccia, quindi qualora ci fossero le condizioni lui non ha nessun problema a scendere in campo, del resto ha dei rapporti ottimi con tutta la coalizione».
Il problema è quello di stringere i tempi per non arrivare lunghi all’appuntamento elettorale. Su questo Mazzuca concorda: «C'è un'intervista molto importante da parte del nostro segretario regionale, Nicola Irto, che giustamente scende in campo perché è la massima figura del Partito Democratico e con convinzione, del resto è opinione comune che uniti si vince e c'è la possibilità di vincere perché il centrodestra sta deludendo nella gestione della Regione Calabria, molti annunci ma pochi fatti».
Caruso dalla sua può portare i meriti di un profondo risanamento dei conti del comune di Cosenza, con il piano di riequilibrio che ha ottenuto l’approvazione del Ministero e tutti i bilanci approvati, persino quello di previsione del 2025 già approvato lo scorso 20 dicembre.
Mazzuca dice che un altro risultato raggiunto è stato quello di aver portato la riscossione al 46%.
« A Cosenza - dice il presidente - c’era un’evasione patologica, che arrivava quasi all'80%, noi cioè riuscivamo a raccogliere solo il 19% dei tributi. Abbiamo dovuto impegnarci per migliorare soprattutto la riscossione, perché come ben sapete con i trasferimenti che diminuiscono sempre di più agli enti locali, i comuni vivono autonomamente con la riscossione e la gestione oculata delle risorse cercando di migliorare soprattutto i servizi»
La riscossione poi significa anche equità sociale, pagare tutti significa anche pagare meno ed infatti Mazzuca sottolinea come sia diminuita del 5,7% la Tari e altre tariffe.
«Dopo 3 anni di amministrazione possiamo dire che finalmente abbiamo approvato un bilancio vero - dice Mazzuca - un bilancio senza debiti fuori bilancio, possiamo dire anche che i fornitori e tutti coloro i quali lavorano per il comune vengono pagati nel rispetto dei tempi, fortunatamente questo è facilmente verificabile…non ci sono all'interno del comune come succedeva in altre proteste per mancati pagamenti»
Non solo, ma Mazzuca rivendica come, nonostante il bilancio ingessato, si sia svolta un’azione di riqualificazione delle periferie mai avvenuta prima. Non solo nel centro storico, ma anche «Serraspiga, via Popilia, via degli Stadi, San Vito, che erano quartieri che non vedevano degli interventi da anni».