Ernesto Magorno, candidato alla guida della Regione per Italia Viva risponde al responsabile nazionale degli Enti Locali del Pd Francesco Boccia che, in conferenza stampa a Lamezia, lo aveva invitato ad essere onesto e ad ammettere il suo avvicinamento al centrodestra. Magorno allarga poi l’analisi al momento di scomposizione del quadro politico in Calabria e tiene aperto il suo progetto ad ogni forza politica, a prescindere dal colore politico.

Francesco Boccia l’ha tirata in ballo a Lamezia e ha detto che sta flirtando con il centrodestra, di essere onesto e di ammetterlo…
«Guardi io mi sarei aspettato da Boccia una risposta sulla proposta che ho lanciato sulla revoca del decreto sanita Calabria per mandare via il commissario e ripianare il debito sanitario calabrese iniziando a investire sulla sanità territoriale e riaprire gli ospedali chiusi. Sul resto, sull’onesta, guardando questi di Roma mi sono ricordato un bel film di Totò “La banda degli onesti” e c’era un personaggio Cardone, uno dei mancati falsari, che era il personaggio più debole. Mi pare di avere a che fare con dei falsari che non sanno neanche fare i falsi. Non le so dire cosa significa essere onesti. Io sono solo un sindaco che mette a disposizione il modello della sua amministrazione per la Calabria».

Dove colloca Italia Viva in questo momento in uno scenario politico che si scompone di giorno in giorno e ha visto adesso la rottura anche tra Tansi e de Magistris?
«C’è un mondo politico dei partiti che è frastagliato e in continua scomposizione soprattutto in questa settimana. Noi siamo in fase avanzata, parliamo del sindaco della Calabria e su questa idea c’è una crescita di consensi. Lasciatemi lavorare, mi è sempre stato detto di essere debole e isolato, ma dal 1987 in avanti dove mi sono misurato con i consensi ho raggiunto gli obiettivi che mi sono prefisso. Noi ci siamo messi in campo e loro si sono scomposti dopo l’arrivo della nostra candidatura. Dovrebbe chiedere come mai loro si sono scomposti dopo la candidatura del sindaco di un piccolo comune»

Ma dovesse proprio scegliere tra centrodestra e centrosinistra?
«Ribalto la domanda: la mia è una candidatura che vuole costruire un progetto e non ha colori politici. Le forze politiche vogliono stare con noi per stare dalle parte dei calabresi? Accordiamoci tra candidati presidenti per sanità, lavoro e borse di studio per i giovani. Queste questioni non hanno colore politico e non voglio darlo alla mia candidatura. Sono sindaco di una coalizione civica con componenti che vengono da diverse esperienze politiche e la mia è una buona amministrazione. C’è un’ipocrisia da chi a Roma governa con la destra e in Calabria accusa gli altri di volere andare a destra»

Se dal tavolo nazionale di Pd e M5s dovessero venire fuori le primarie, lei parteciperebbe?
«Abbiamo messo in campo una candidatura forte in grado di rappresentare i territori e non sappiamo di cosa dovemmo ragionare con gli altri. Siamo d’accordo ad approvare il decreto ter Calabria e fermare il commissariamento? Le primarie le conosco bene e preferisco ragionare sui problemi reali della Calabria. La politica non sta dando un buon esempio: non si aggrega sui contenuti, ma sui nomi»

Esiste un canale di comunicazione con Fi e Roberto Occhiuto?
«Andiamo avanti sulla nostra strada. La nostra proposta è aperta a chiunque voglia aprire ad un progetto che guarda agli ultimi e ai più deboli. La pandemia ha dimostrato che i cittadini riconoscono una sola autorità: i sindaci e gli amministratori locali che vogliamo valorizzare. Insieme a quello dei piccoli imprenditori. Chi condivide il nostro progetto è un nostro interlocutore».

Anche si chiamasse Carlo Tansi?
«Non sono interessato ai nomi o alle sigle. Chiunque la pensa come noi farà la strada con noi. Non mi preoccupo delle alleanze credo che la gente valuterà i progetti delle diverse forze politiche. La Calabria avrebbe bisogno di un governo di emergenza. Non capisco perché a Roma si va su Draghi e dalla Lega a Iv stanno tutti insieme e poi si viene in Calabria e Cardone e mi dice di dover essere onesto. Noi vogliamo andare con i cittadini in difficoltà e con i giovani che non devono andare via».