Non è ancora il momento dei chiarimenti all’interno del centrodestra. Il tavolo nazionale che avrebbe dovuto riunirsi in questa settimana è stato rinviato a data da destinarsi. Lo ha spiegato ufficialmente Matteo Salvini in visita a Cosenza martedì scorso.

Me neanche i giorni successivi sono stati utili per un confronto e non lo sarà neanche la giornata di oggi che pure segnala sia il leader del Carroccio che Silvio Berlusconi a Milano per partecipare ad iniziative politiche diverse. Neanche il tempo di un caffè i due hanno trovato, magari per un breve faccia a faccia.

 

Anche questo sintomo della tensione che si respira nella coalizione dove sia Salvini che Giorgia Meloni guardano con grande sospetto a Forza Italia, specialmente adesso che le sue percentuali sono in picchiata e che i contrasti interni ne hanno fatto venire meno l’identità. In particolare Salvini è quasi certo che la componente azzurra vicina a Mara Carfagna, di cui fanno parte i big calabresi, possa in qualche modo, anche non ufficiale, appoggiare il governo di Conte nei momenti di difficoltà, valutando in contemporanea un avvicinamento a Italia Viva di Matteo Renzi.

 

Anche questo non è certo un elemento che gioca a favore di Mario Occhiuto e delle scelte del coordinamento regionale. Dopo la bocciatura di Matteo Salvini al sindaco del capoluogo bruzio, il coordinamento regionale (ad eccezione di Sergio Abramo) ha elaborato e sottoscritto un documento con il quale insistere, ancora, sulla candidatura in campo da un anno. Anche a costo di compiere forzature cercando di appiccicare a Occhiuto l’identikit del candidato governatore fatto da Salvini in occasione della sua ultima visita calabrese.

Un documento e un’insistenza che, secondo radio Parlamento, avrebbe cominciato a indispettire più di un big azzurro. Se Antonio Tajani, tirato dalla giacchetta da più parti continua a cercare di tenersi in equilibrio, non lo starebbe più facendo Maria Stella Gelmini. Nei corridoi della Camera la presidente del gruppo azzurro si sarebbe lasciata sfuggire un moto di fastidio per l’insistenza che arriva dalla Calabria sul nome di Mario Occhiuto.

 

Rumors di corridoio, ovviamente, che però si inseriscono in un quadro molto confuso all’interno della coalizione di centrodestra e alle dure e ferme presi di posizione di Matteo Salvini e Cristian Invernizzi. E’ verosimile, a questo punto, che per tenere la coalizione di centrodestra insieme sarà necessario un confronto nuovo e partendo da zero per le prossime regionali, a partire proprio dalla Calabria.