L'ex parlamentare in merito alla direzione provinciale del Pd Crotone: «Il mio voto l'unico contrario alla sua ricanditatura»
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*Marilina Intrieri
Brutta riunione (direzione provinciale Pd Crotone, ndr) nella quale il dibattito ha avuto un’unica direzione: il sostegno all’indecente, esasperata richiesta di Mario Oliverio a ricandidarsi per il Pd alla guida della regione contro la decisione assunta, da molti mesi, dalla segreteria nazionale, alla luce delle gravi accuse nei suoi confronti per reati che avrebbe compiuto durante il suo mandato di amministratore regionale.
Il dibattito ha registrato una sola posizione contraria alla ricandidatura di Oliverio, la mia, in linea con la posizione del segretario nazionale. Analogo esito ha avuto la votazione del documento approvato col solo mio voto contrario, un documento il cui periodare ha svelato, per lo meno a me, una ben nota,riconoscibile manina. Che tristezza, quando la gestione della cosa pubblica è piegata anche a fini di controllo interno dei partiti allora gli spazi deputati alla libera discussione democratica rischiano di assomigliare ad altri luoghi antidemocratici. Durante la votazione pro e contro Oliverio nel partito di Crotone scorgevo dietro moltissimi voti la reale motivazione e i pericoli e le insidie dell’ulteriore strappo alle regole democratiche, non Libero voto, non manifestazione corale e spontanea da parte dei più. L’ostinata resistenza di Oliverio, che non ha avvertito l’esigenza di dimettersi all’atto delle molteplici richieste di rinvio a giudizio.
Non gli porterà nulla di buono. Molto più saggia la sua collega umbra che si difenderà nel processo. Davvero velleitario pensare che un grande partito possa riproporre chi deve stare ben lontano dai luoghi pubblici nei quali, secondo il pm, avrebbe commesso i fatti, ma poi perché questa ostinazione di Oliverio?
*ex parlamentare - assemblea nazionale del Pd