Lo dice chiaro, Francesco Mundo, sindaco di Trebisacce: «Noi non siamo contro nessuno, siamo con il Pd e per la crescita e lo sviluppo della Calabria», ciononostante parla di «una terra «prigioniera di vecchi sistemi e di dirigenti politici autoreferenziali», di una terra che «ora come non mai ha bisogno dell’apporto delle energie e delle intelligenze migliori» che «non può essere consegnata ad una destra populista e demagogica».

Insomma, per dirla in parole povere, l’operazione dovrebbe rispondere ad un solo imperativo, “via il vecchio, spazio al nuovo”,  e dovrebbe partire dal «coinvolgimento dei giovani puntando su fatti concreti e idee lungimiranti per non far perdere almeno la speranza», mettendo da parte i soliti appelli che nulla portano in una terra ormai in caduta libera.

«Tutti i dati parlano di un continuo peggioramento delle condizioni socio- economiche della regione – sostiene Mundo - .Non a caso proprio in questi giorni il presidente dello Svimez ha dichiarato che lo spopolamento, l’invecchiamento e la disoccupazione hanno portato ad un aumento del divario con il resto del Paese. I servizi latitano, la sanità è in bancarotta e i giovani sono costretti ad emigrare perché il lavoro è diventato una chimera».  Ed è qui che si dovrà innestare il cambiamento, perché «pur apprezzando il lavoro svolto in questi anni dall’amministrazione regionale – specifica il primo cittadino - serve ora un cambio di passo. Serve una nuova classe dirigente e l’esperienza di tanti giovani amministratori che hanno proiettato in avanti le loro comunità, l’esperienza che deve ora essere utilizzata al servizio dell’intera regione. Serve una rivoluzione culturale e generazionale, bisogna riconquistare la fiducia nella politica. Le elezioni regionali devono servire proprio a questo». Da qui l’augurio che «nel centrosinistra si trovi una sintesi nell’interesse generale e sia bandita ogni ambizione personale», perché ormai «non c’è più tempo».