Sotto i riflettori sindaci e amministratori. In tempo di elezioni tutto fa brodo e, ad avere dalla propria parte primi cittadini, assessori e amministratori. Lo sa bene Mario Oliverio che proprio dai sindaci ha ottenuto un primo sostegno alla propria candidatura, con un lungo elenco di primi cittadini che ne ha chiesto la conferma, e con i quali dialoga in maniera fitta in relazione al bando sui Borghi. Lo sa anche Mario Occhiuto, che il sindaco lo fa già e che proprio qualche giorno fa ha ipotizzato la costituzione di un’Agenzia regionale che aiuti gli Enti locali a gestire la spesa pubblica e i finanziamenti.

 

Le strategie dei sindaci

E i sindaci che sanno bene di poter giocare adesso le proprie carte si stanno impegnando al massimo per ottenere il risultato. Qualche volta andando anche a strafare. E’ il caso, ad esempio, del primo cittadino di Praia a Mare Antonio Praticò che ha cambiato idea diverse volte sulla questione.

Inizialmente ha sottoscritto l’appello per la ricandidatura del governatore in carico. In un secondo momento, alla fine di luglio, ha poi provato a scompaginare le carte proponendo addirittura Mario Draghi per guidare la Calabria e portarla fuori dalle secche. Adesso rumors di corridoio lo danno in grande dialogo con Mario Occhiuto, seppure quest’ultimo ancora non ha nessuna certezza in ordine alla propria candidatura alla guida del centrodestra.

Falcomatà e il dialogo con il M5s 

Un esempio del momento di grande confusione che attraversa la politica calabrese e che dimostra come, molto spesso, gli elenchi di firmatari a sostegno di questo o di quel leader si possano rivelare un bluff o, comunque, non completamente affidabili.

Del resto che in questa fase in Calabria qualsiasi cosa sia possibile lo si è visto anche a Reggio Calabria dove il sindaco Giuseppe Falcomatà (pure lui all’interno dell’elenco dei sindaci che ha sostenuto la ricandidatura di Mario Oliverio) si è riscoperto aperto al dialogo con il Movimento Cinque Stelle nel momento in cui a Roma è stato varato il governo Conte bis. In riva allo Stretto le elezioni incombono e per tutti c’è la necessità di allargare coalizioni e blindare accordi. Le sorprese, insomma, non mancheranno nelle prossime settimane.

Riccardo Tripepi