Al rientro da New York il segretario nazionale del Pd dovrà risolvere la grana Calabria dopo il passo indietro di Pippo Callipo. L’editore calabrese sponsorizzato da Stefano Graziano. Ma non è l’unico in corsa
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Stringono i tempi per il Pd. In attesa di capire se l’accordo con i Cinque Stelle si potrà fare o meno, c’è da accelerare sulla scelta del nome nel caso in cui il centrosinistra dovesse correre da solo.
Lasciando sullo sfondo la possibilità legata a Pippo Callipo, il quale al momento si è tirato fuori dai giochi anche per le divisioni interne ai Cinque Stelle che stanno ostacolando le intese, si lavora alle possibili alternative.
Nicola Zingaretti è atteso in Italia oggi dopo il viaggio a New York e dovrebbe aprire la pratica Calabria per arrivare a una soluzione. Sul suo tavolo il sondaggio, già conosciuto da settimane, che non darebbe nessuna possibilità all’uscente Mario Oliverio che, del resto, è già stato messo da parte da molto tempo. Accanto al sondaggio sul tavolo del segretario nazionale ci sarà una rosa di nomi tra i quali scegliere e dei quali si dovrà sondare la piena disponibilità adesso che la partita sta per cominciare.
I nomi sono quelli che circolano da tempo, con qualche nuovo innesto. Sempre in auge quelli dell’ex Prefetto di Vibo Giuseppe Gualtieri, dell’attuale presidente della Sacal Arturo De Felice e dell’imprenditore Maurizio Talarico.
Le possibili novità sono rappresentate da Luigi Filice, Prorettore delegato al Centro Residenziale dell’Università della Calabria, il quale, lo scorso anno, è stato eletto all’unanimità presidente nazionale dell’Andisu, l’associazione degli organismi per il diritto allo studio universitario e da Marcella Panucci, originaria di Vibo Valentia, e attualmente Direttore Generale di Confindustria.
Il nome più caldo, però, rimane quello dell’editore Florindo Rubbettino. Il commissario regionale del Pd Stefano Graziano ha effettuato un lungo giro di telefonate tra i big calabresi per proporre Rubbettino, avendo evidentemente l’intenzione di lavorare a questa soluzione al tavolo che Nicola Zingaretti aprirà nelle prossime ore.
Il titolare della storica casa editrice calabrese avrebbe il profilo giusto, secondo i vertici regionali del Pd, per incarnare il profilo civico necessario a rappresentare una volta dopo l’esperienza di Mario Oliverio. Ed eventualmente potrebbe anche essere in grado di poter essere proposto ai Cinque Stelle nel caso in cui si dovesse concretizzare un’alleanza per le prossime elezioni regionali.
Naturalmente una decisione del genere, anche e soprattutto in caso di mancata intesa con i grillini, porterebbe inevitabilmente alla rottura con Mario Oliverio e con quella parte di Pd che continua a non comprendere la messa da parte dell’uscente sulla base di sondaggi e senza ricorrere all’istituto delle primarie.
Il segretario nazionale, dunque, mentre opererà le sue scelte dovrà tenere in considerazione anche l’ennesima possibile scissione del partito calabrese e programmare la riorganizzazione futura.
Riccardo Tripepi