Il nodo delle prossime elezioni dovrà essere sciolto partendo da zero ma ancora si attende l'incontro risolutivo. Intanto Salvini e Meloni guardano con preoccupazione alle operazioni orchestrate da Renzi che voleva far sedere i suoi parlamentari accanto a quelli di Berlusconi
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Tutto fermo all’interno del centrodestra. Dopo l’accelerazione impressa dal coordinamento regionale di Fi sul nome di Mario Occhiuto con il documento a suo sostegno diramato in seguito alla visita di Matteo Salvini a Cosenza che aveva chiesto “un candidato nuovo”, tutto è stato congelato. Nè il documento ha avuto alcun tipo di risposta da parte dei vertici nazionali del partito.
Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni non si sono incontrati per fare il punto sulle prossime regionali e non lo faranno fino a quando non sarà necessario.
Il primo nodo da sciogliere è quello legato alla data delle regionali. Se davvero in Calabria si dovesse votare a gennaio, così come avviene in Emilia Romagna, non ci sarebbe nessuna fretta di operare la scelta. Anzi, con buona possibilità, sarebbe tutto rinviato a dopo il 27 ottobre, quando in Umbria si svolgeranno le elezioni che, di fatto, saranno il primo vero banco di prova per i nuovi assetti politici. M5S e Pd da una parte contro la coalizione di centrodestra tradizionale trainata dalla candidata leghista Donatella Tesei.
A risultati acquisiti ogni partito al tavolo presenterebbe le sue carte e non solo i sondaggi che, in questo momento, sono terribili per i berluscones. Fi si aggira intorno al 5% con tendenze al ribasso ulteriore e dopo essere stata superata da Fdi di Giorgia Meloni di un paio di punti percentuali è stata affiancata anche da Italia Viva di Matteo Renzi.
Il nuovo movimento politico dell’ex premier rappresenta un forte polo di attrazione per i parlamentari di Fi ormai convinti del definitivo tramonto del partito e della leadership di Silvio Berlusconi.
Tanto che la proposta dei gruppi di Italia Viva di collocarsi in Parlamento al fianco di Fi ha suscitato un vespaio di polemiche fino ad essere bocciata dagli altri gruppi. Tutti preoccupatissimi che anche visivamente si potesse formare tra i banchi una formazione assai ampia composta dai gruppi di Renzi e Berlusconi.
Naturalmente l’operazione pare soltanto essere rinviata. Del resto la senatrice Donatella Conzatti di Fi ha già inaugurato il lungo corso delle operazioni di mercato passando con l’ex sindaco di Firenze. E si aspettano altre indicazioni sullo stato dell’arte anche in occasione della Leopolda fissate per il 15 ottobre.
Lo scacchiere per le prossime elezioni regionali, dunque, si presenta complicato come non mai, ma è chiaro a tutti che gli accordi assunti in precedenza sulla spartizione delle Regioni fra i partiti sono da considerarsi totalmente azzerati.