Il commissario regionale del Partito Democratico non le manda a dire: «Sono solidale con lui perché anche il centrodestra non vede l'ora di scaricarlo e voltare pagina»
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«Un presidente per caso che passerà alla storia per il nulla prodotto in questi mesi di emergenza se non uno smodato ricorso alle nomine ed uscite sui media utili solo ad alimentare stereotipi sulla Calabria. Spirlì spieghi ai calabresi perché non ha voluto ricevere i sindacati, come gli aveva chiesto Boccia, e soprattutto perché non ha fatto la programmazione dei fondi europei 2021/2027». Lo afferma in una nota il commissario del Pd calabrese Stefano Graziano.
Ieri il vice segretario nazionale della Lega Andrea Crippa ha lanciato l'investitura di Nino Spirlì alla presidenza della Regione Calabria. «Ma io - prosegue Graziano - sono solidale con lui perché anche il centrodestra non vede l'ora di scaricarlo e voltare pagina. Nelle sue dichiarazioni si avverte tutta la paura di chi sa che il centrosinistra sta costruendo, anche grazie a Francesco Boccia, una proposta politica di governo forte e credibile intorno a Nicola Irto. Spirlì conferma che l'unica cosa che gli riesce è fare cabaret, peccato non si sia accorto di non essere su un palcoscenico ma presidente della Regione facente funzione, dunque non eletto. O meglio facente finzione»