La replica alla polemica innescata dall'ex presidente della Regione durante la maratona di LaC: «Abbiamo trovato dipartimenti paralizzati e usati per fare favori agli amici». E sul caso interviene anche Guccione: «Avventurarsi in questi discorsi è irrispettoso per i cittadini»
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Gianluca Gallo, il vero recordman di preferenze con più di 20mila voti presi, risponde alla polemica sollevata da Mario Oliverio che ha dichiarato che alcuni assessorati sono stati usati nell’ultimo anno come bancomat.
«Penso che Oliverio anziché cercare di trovare le ragioni dei successi di altri, farebbe bene a impegnarsi a comprendere le ragioni di un disastro elettorale che lo ha riguardato – ha detto Gallo in collegamento in studio - e che ha coinvolto tutto il centrosinistra, forse in conseguenza proprio del quinquennio Oliverio. Per quanto riguarda i dipartimenti, io non li ho mai usati come bancomat, così come gli assessorati, a differenza di un passato in cui si cercava di utilizzare queste posizioni per aiutare gli amici. Abbiamo trovato pratiche incagliate da anni, che sono state velocizzate. In 5 anni per l’agricoltura Oliverio non ha mai nominato un assessore».
Alla domanda se sarà lui il prossimo presidente del Consiglio regionale, Gallo glissa: «Non lo so, il presidente viene eletto dai consiglieri regionali, e non so che idea avranno». Antonella Grippo cerca di spingerlo a svelare qualcosa sul futuro: «Gallo, l’esecutivo regionale sarà monocolore o no?». «Questo andrebbe chiesto al presidente - ha replicato Gallo - . Dopo anni in cui l’elettorato ha votato di pancia ora è stata premiata la cultura della moderazione».
Gallo e il "caso Muccino"
Il vicedirettore della testata web di LacNews24, Enrico De Girolamo, chiede a Gallo a bruciapelo: «Come fu accolto il corto di Muccino quando fu presentato in giunta e perché proprio lei ruppe l’embargo pubblicandolo in anteprima?».
«Il corto – ha risposto Gallo – è stato finanziato con fondi della promozione, io lo pubblicai dopo che lo fece il regista che lo aveva messo in rete, forse incautamente. La critica è un ragionamento diverso, lì giocava anche un dato emozionale visto che la presidente Santelli era appena venuta a mancare. Il corto non doveva essere la Treccani della nostra regione, era il video di un premio Oscar, posso dire che ci saranno novità nelle prossime settimane perché il corto è stato modificato».
Guccione: rispettiamo i cittadini
Carlo Guccione, in collegamento da Cosenza, viene chiamato in causa sulla polemica tra Gallo e Oliverio. «Io penso che bisogna mantenere un certo equilibrio – dice Guccione - . I voti di Gallo saranno stati anche agevolati dall’esercizio del potere ma avventurarmi in altri discorsi sarebbe inopportuno e irrispettoso nei confronti dei cittadini. Noi piuttosto dovremmo riflettere sul perché c’erano tre candidati del centrosinistra. Un’offerta politica del genere non ha senso e l’astensione ci ha puniti. Il Pd dovrà lavorare ad una coalizione unita e ampia che possa vincere».