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COSENZA - Primarie sì, primarie no. Nel caso di Forza Italia primarie forse. Il coordinamento regionale degli azzurri riunitosi ieri a Cosenza non ha fatto chiarezza. Si attendono le decisioni dell’ufficio di presidenza nazionale per il via libera. Jole Santelli punterebbe ad una selezione interna per scegliere il candidato azzurro per le eventuali primarie di coalizione. Più di qualcuno sarebbe favorevole a questa soluzione
Gli aspiranti candidati azzurri. Tra gli azzurri sono già due gli aspiranti candidati alla presidenza della Regione Calabria. In campo da qualche settimana Wanda Ferro, tra le prime a sponsorizzare le primarie. Da poche ore il commissario della provincia di Catanzaro ha un possibile sfidante, l’attuale assessore regionale Giacomo Mancini, mandato in nomination dal capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Ennio Morrone. “Sono entrambi buoni candidati” dice Santelli senza sbilanciarsi. Anche perché la partita è ancora tutta da giocare e la lista degli aspiranti governatori destinata ad allungarsi. Nino Foti e qualche consigliere regionale vorrebbero vedere in campo, ad esempio, Pino Galati che, in questo momento, si limita ad osservare e a sostenere la candidatura di Wanda Ferro. E poi ci sono i soliti outsider che a Cosenza rispondono al nome di Roberto Occhiuto e a Reggio di Giuseppe Raffa. Senza dimenticare la stessa Jole Santelli che avrebbe il gradimento dell’ex cavaliere Silvio Berlusconi. Tanti, troppi, i possibili candidati. Concreto il rischio lacerazione, inevitabile la selezione interna per una scelta condivisa e per un nome da proporre agli alleati in vista delle eventuali primarie di coalizione.
Primarie subito per Tonino Gentile. Alle Regionali prossime la coalizione dei moderati avrà contro due sinistre: quella ufficiale che assembla Pd e Sel e che assomiglia per conformazione genetica al Pds, e il Movimento 5 Stelle che in Calabria, più che altrove, ha tutti i crismi della sinistra radicale». Ad affermarlo è il senatore Tonino Gentile. Secondo il coordinatore regionale dell'Ncd, «il Pd calabrese sembra quello dove resiste maggiormente la derivazione postcomunista: lo si vede sia dai suoi dirigenti che dalla sua politica, abbastanza lontana dal neocentrismo di Renzi». Per quanto riguarda l'area dei moderati, il senatore cosentino si dice «fiducioso sulla possibilità che già in settimana Forza Italia ci dia risposte circa le primarie: effettuare delle pre-selezioni, come ha sostenuto Bilardi, potrebbe essere giusto per arrivare all'appuntamento con un solo candidato per partito, ma questo discorso dovrà essere rivolto a tutte le componenti del centrodestra, da Fratelli d'Italia-An agli altri movimenti o partiti: siamo tutti alla pari e tutti impegnati a far sì che la Calabria sia una Regione di sperimentazione politica capace di rappresentare un esempio per la ritrovata unità dei moderati».
Primarie sì per Fratelli d’Italia. «Parteciperemo alle primarie di coalizione con una nostra proposta politica e un nostro autorevole candidato. D'altronde siamo stati noi a proporle per primi all'indomani dell'annuncio delle dimissioni del governatore Scopelliti. Noi già allora pensavamo a come dare una nuova classe dirigente alla Regione Calabria, mentre altri che oggi fanno i paladini delle primarie erano impegnati a trastullarsi su come allungare questa legislatura e sostituire Scopelliti con un vicegovernatore». Lo affermano, in una nota, Gianfranco Turino e Franco Bevilacqua, rispettivamente portavoce regionale e presidente della costituente calabrese di FdI-An. «La decisione - è detto in un comunicato - è scaturita ieri sera dalla riunione di coordinamento regionale di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale. Una riunione che si è protratta fino a tarda sera e che ha fatto da preambolo all'assemblea regionale di giovedì prossimo, a Lamezia, durante la quale il partito di Giorgia Meloni annuncerà il nome del suo candidato alle primarie di coalizione». Duro con il Nuovo Centrodestra e con il suo coordinatore Tonino Gentile, il portavoce regionale di FdI. «Abbiamo le idee chiare su come svolgere le primarie - dice ancora Turino - e vorremmo poterci confrontare con gli amici del centrodestra magari seduti intorno ad un tavolo invece che sulla carta stampata. Leggo con enorme sorpresa che qualcuno ha anche indicato la data in cui svolgerle. Ci manca solamente che il senatore Gentile, che appartiene a quel partito il cui leader ha la grande colpa di aver fatto saltare le primarie del Pdl, ci indichi anche chi debba vincere le primarie calabresi, così da evitarci la fatica di farle. Noi siamo pronti a metterci in discussione e a mettere le nostre idee a giudizio dei calabresi, ma siamo meno pronti a correre accanto a chi rappresenta la vecchia politica consociativista ed oggi sostiene il governo Renzi».