Potrebbe decidersi a Roma il futuro di Forza Italia. Per domani è convocato nella Capitale, complice gli impegni dei parlamentari azzurri in Parlamento, la riunione del coordinamento regionale per fare il punto della situazione.

L’obiettivo di Jole Santelli e Roberto Occhiuto è quello di chiudere sul nome di Mario Occhiuto come candidato alla carica di governatore alle prossime Regionali. Nonostante il fuoco di fila che si è alzato dalle Province calabresi a sostegno di Piero Aiello o, comunque, dell’adozione di un diverso metodo per arrivare alla scelta dell’uomo giusto con cui affrontare le prossime elezioni regionali.

Anzi, secondo i luogotenenti azzurri accelerare è la parola d’ordine prima di perdere il controllo della situazione o di vedere vacillare la propria leadership in caso di risultati negativi alle prossime europee. Al momento la linea Santelli-Occhiuto trova l’appoggio nazionale sull’asse Carfagna-Fiori e il Cavaliere potrebbe lasciare fare. Anche perché sul tavolo nazionale, oltre al buon risultato alle ultime politiche, Santelli e Occhiuto possono portare le vittorie alle provinciali di Vibo e Catanzaro.

 

Rimandare ancora la decisione, invece, vorrebbe dire lasciarsi logorare dal lavorio interno di dissidenti che ormai sono usciti allo scoperto e, c’è da aspettarsi, non molleranno la presa. E potrebbero trovare una sponda in Antonio Tajani che continua a prendersi spazio nel partito ed è vicino alle posizioni del gruppo dei Gentile e di Marco Siclari.

Ulteriore rischio è quello di potere subire maggiori pressioni dagli alleati. La Lega di Matteo Salvini è quella che preoccupa di più. In caso di risultato eclatante alle europee, come al momento si pronostica, la Lega potrebbe rivendicare in Calabria un ruolo diverso nella scelta dei candidati sia per regionali che per le comunali di Reggio Calabria.

 

L’accelerazione, però, potrebbe portare alla resa dei conti interna con la possibilità che i dissidenti, così come annunciato in molti dei comunicati diffusi ai media nelle ultime ore, decidano di abbandonare il partito. Le sirene della Lega e di Fratelli d’Italia suonano senza sosta e potrebbero svuotare il partito. Ma, a quanto pare, gli azionisti di maggioranza in Calabria hanno intenzione di correre il rischio, confidando nella tenuta azzurra dopo la blindatura del nome di Occhiuto e l’idea di poter offrire posti ambiti in una lista che si potrebbe annunciare vincente alle prossime regionali.

 

Riccardo Tripepi