La candidata vicepresidente nella lista de Magistris è intervenuta in merito alla risposta che la scienziata lametina ha dato dopo le dichiarazioni del fratello del magistrato ucciso dalla mafia
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«Sarà lo stress o il nervosismo delle ultime battute della campagna elettorale a far trovare ad Amalia Bruni il tempo non per attaccare Occhiuto e il centrodestra, non per attaccare il sistema massomafioso che come un cancro divora da decenni la nostra Regione, ma per chiedere conto delle sue posizioni a Salvatore Borsellino». Così Anna Falcone, candidata vicepresidente e capolista circoscrizioni Nord e Centro nella lista de Magistris Presidente, in merito alla risposta che Amalia Bruni ha dato dopo le dichiarazioni di Salvatore Borsellino.
«Dottoressa Bruni, lei è nell’agone politico da poco più di due mesi e forse le è sfuggito un particolare decisivo: si possono avere – e fortunatamente tanti hanno – idee diverse dalle sue e da quelle dei dirigenti del Pd regionale, artefici dell’ennesimo sfascio, ai danni dei loro stessi iscritti ed elettori. Come si fa, a pochi giorni dal voto, ad attaccare una persona che da anni porta avanti il messaggio di Paolo Borsellino, andando nelle scuole, incontrando le comunità, risvegliando nei cittadini quel desiderio di libertà e giustizia contro ogni compromesso morale e opacità politica? Esattamente quello che si guardano bene dal fare i dirigenti del Pd calabrese che sostengono Amalia Bruni: la base di PD e M5S, lo sappiamo, è altrove».
«Paolo Borsellino ha usato parole chiare e nette – continua -, che testimoniano la radicalità della scelta - afferma - a cui i cittadini calabresi sono chiamati il 3 e il 4 Ottobre: da un lato il sistema di potere che in modo assolutamente trasversale fra centrodestra e centrosinistra ha affossato questa Regione negli ultimi decenni e nel quale anche massoneria deviata e ‘ndrangheta hanno sguazzato indisturbati, dall’altro un’alternativa di rottura e di cambiamento rappresentata da Luigi De Magistris e dalle tante donne e dai tanti uomini che lo sostengono. Abbiamo rimandato al mittente le richieste di Occhiuto: noi non ritrattiamo su tale posizione chiara e netta contro ogni forma di mafie e zone grigie».
«Ora, vorremmo sentire la stessa presa di distanza vorremo sentirla dalla Bruni e dai vertici regionali di Pd e Cinque Stelle. Siamo convinti che Amalia Bruni non ha mai avuto nulla da spartire con il malaffare. Ma ora è candidata di una coalizione e risponde politicamente ed eticamente della linea della coalizione e di ogni singolo candidato su temi così cruciali. Lo ha ricordato poco tempo fa una figura autorevole come il professore Enzo Ciconte: la ‘ndrangheta non è solo affare dei tribunali. Ed ha perfettamente ragione».
«Perché è responsabilità anche di certa politica e di certi colletti bianchi, contigui e opachi a questo sistema di potere, se la Politica tutta è stata così screditata in Calabria e se tanti calabresi non vanno più a votare! Dottoressa Bruni, ad offendere i calabresi non sono le parole di Borsellino, che sono, anzi, una sveglia alle nostre coscienze! Ad offendere i calabresi è quel sistema di potere clientelare e corrotto del quale tanti personaggi che stanno dietro la sua candidatura sono organici a pieno titolo! Li abbiamo visti sempre in prima linea nella sua campagna elettorale e presenti, direttamente o per interposta persona, nelle liste che avete presentato alla Regione».
«Della coalizione di centrodestra non ci stupiamo più, di lei, che doveva essere la novità, che doveva garantire il rinnovamento che non c'è stato, sì. Andiamo avanti, forti delle parole di Salvatore Borsellino e delle tante e tanti calabresi che ci dicono: grazie a voi finalmente voto! Con orgoglio - conclude Falcone -. Perché il voto è utile se ti rappresenta, non se ti vende ai soliti noti che hanno venduto e perso la Calabria! Noi non abbiamo paura e non abbiamo cartellini al collo. Invitiamo tutti i calabresi a non averne più e a votare in piena libertà chi finalmente rappresenta la loro voglia di liberazione e di riscatto! Avanti fino al voto! E oltre! L'aria è cambiata...e si sente tutta!»,